Veneto

Venezia: Codello, i miei programmi per 70/o Fondazione Cini

Rafforzare rapporti con istituzioni e valorizzare patrimonio

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 22 OTT - Rafforzare i rapporti con le istituzioni cittadine e con quelle internazionali, ampliare e valorizzare il patrimonio culturale della Fondazione Giorgio Cini, anche attraverso l'uso delle nuove tecnologie: queste sono le linee guida delineate dall'architetta Renata Codello - da una settimana nuovo Segretario Generale alla guida dell'Istituzione veneziana (la prima donna a ricoprire questo ruolo) - per tracciare un bilancio di ciò che è stato fatto, e soprattutto per programmare il futuro, a partire dal 2021, anno in cui la Cini compirà 70 anni.
    Come primo punto Renata Codello - che conosce molto bene l'istituzione veneziana dove dal 2018 ha ricoperto il ruolo di direttore Affari Istituzionali - ribadisce l'importanza del rapporto tra la Fondazione Giorgio Cini e la città di Venezia.
    Il valore aggiunto che la Cini intende dare andrà a rafforzare i rapporti già esistenti con le principali istituzioni culturali locali - come l'iniziativa del Dorsoduro Museum Mile in collaborazione con Gallerie dell'Accademia, Collezione Peggy Guggenheim e Palazzo Grassi-Punta della Dogana che è stata recentemente rilanciata - e ampliare la ricca offerta culturale già messa a disposizione dei cittadini gratuitamente, fatta di mostre (ricordiamo che Piranesi Roma Basilico a Palazzo Cini a San Vio e Venezia e lo Studio Glass Americano a Le Stanze del Vetro sono tra le più significative esposizioni aperte in città in questo momento) convegni, eventi e concerti, ma anche di servizi resi al pubblico e agli studiosi. Le biblioteche dell'Isola di San Giorgio Maggiore - nonostante le ovvie limitazioni legate al Covid-19 - continuano a essere accessibili su prenotazione e il loro patrimonio librario è stato incrementato proprio quest'anno di oltre 1.100 titoli. (ANSA).
   

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