(ANSA) - VENEZIA, 16 OTT - Sono i numeri 'sotto controllo' di ospedali e rianimazioni a frenare la paura in Veneto, ma la seconda ondata del Covid sembra una riedizione della prima: +704 contagi e 7 vittime in un solo giorno, dati più alti (nei positivi) di marzo-aprile. Il sistema sanitario regge, e questo è il mantra del governatore Luca Zaia.
Intanto scoppiano nuovi mini-focolai. Un cluster con 22 persone positive al Covid-19 è il risultato di una festa di matrimonio nel trevigiano, mentre il 10% di un gruppo di 500 lavoratori di un'azienda è risultato al virus.
Sul tema centrale del dibattito - chiudere oppure no il Paese una seconda volta - Luca Zaia sta con chi crede non serva un nuovo lockdown. "Non porto avanti idee di lockdown perchè sarebbe una sconfitta - dice - Vorrebbe dire avere ospedali al collasso, molte vittime,, sarebbe ammettere che qualcosa è andato storto nel piano di prevenzione". Non esclude invece la validità di lockdown 'chirurgici', come è stato anche in Veneto in alcuni comuni del Comelico. Infine il presidente veneto cerca di fare chiarezza sul tema scuola: "Tifo perchè la scuola rimanga aperta e non perchè si chiuda - spiega - Sono stato criticato perchè ho posto una questione. Il tempo sarà galantuomo e vedrete come andrà a finire. Si andrà lì: con la didattica a distanza, la didattica a vista, con le turnazioni, ovviamente per gli studenti che possono autogestirsi una parte di giornata senza i genitori". (ANSA).
IL PUNTO-COVID: Veneto,+704 casi,cluster in matrimonio
Zaia, io tifo per scuola aperta. Lockdown? sarebbe una sconfitta