Veneto

Pedersoli, La Dolce Vita un racconto di famiglia

Figlio Bud Spencer, omaggio al coraggio di nonno Peppino Amato

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 10 SET - La verità sulla Dolce Vita di Giuseppe Pedersoli, presentato oggi alla Mostra di Venezia, è un omaggio al produttore glorioso Peppino Amato. "Alla caparbietà di mio nonno - dice all'ANSA Giuseppe Pedersoli che è sì il figlio di Bud Spencer, ossia Carlo Pedersoli, ma anche il nipote di Giuseppe detto Peppino Amato - l'uomo senza il quale il capolavoro di Fellini non si sarebbe mai fatto".
    Il film sulla Dolce Vita unisce documenti incredibili come le lettere che si sono scritti Federico con Peppino e con il socio recalcitrante Angelo Rizzoli a parti di finzione (con Luigi Petrucci) ed è prodotto da Gaia Gorrini in associazione con Istituto Luce - Cinecittà che lo distribuirà in sala, con un tour di proiezioni evento dal 15 settembre dopo la premiere al Lido fuori concorso. Nel film tra le tante immagini che fanno capire davvero 'l'avventura' del cinema c'è Dino De Laurentiis che scambia con Amato - come fosse una figurina - Fellini, che aveva in esclusiva per quattro anni, con La Grande Guerra. Amato amava il soggetto della Dolce Vita che era fermo da tempo, perché De Laurentiis non si decideva e costava un patrimonio, e fece opera di persuasione fino a provocare il baratto. Amato è dietro anche capolavori come Umberto D e Roma Città Aperta, "dai quali poi si ritirò: era ossessionato dai film che non aveva fatto".
    "Più che un racconto scolastico - prosegue Pedersoli che esordisce come regista, ma è produttore da sempre - volevo restituire un'emozione. La narrazione del cinema ha un debito su certe figure professionali come i produttori. Peppino poi era speciale, un pioniere, dotato di un intuito incredibile, scaltro, furbo. Sentivo un debito di riconoscenza verso un uomo così geniale da non fermarsi davanti a nulla, tenace nel perseguire i suoi sogni anche contro tutto e tutti, come accadde per La Dolce Vita che nessuno voleva fare tranne lui e per il quale chiese la benedizione di Padre Pio". (ANSA).
   

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