Veneto

The Disciple, quando la musica è fede

In corsa al Lido film su musica classica indiana, produce Cuaron

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 04 SET - Con THE DISCIPLE di Chaitanya Tamhane si entra, più che in un film, in una sorta di documentario in fiction. In concorso per l'India in questa 77/a edizione della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, racconta infatti, anche troppo didascalicamente, di un mondo sconosciuto e difficile: quello della musica classica indiana.
    Una musica che più che un genere è una fede da praticare per tutta la vita. Protagonista del film, Sharad Nerulkar che nella vita ha un solo obiettivo: diventare un artista consacrato e riconosciuto della musica classica indiana. Per fare questo, anche grazie all'educazione paterna che l'ha introdotto a questa difficile arte, è disposto a tutto. Per lui non solo la pratica e la frequentazione di un guru che lo corregge e lo stimola, ma anche quella dei vari ambienti musicali. Una ricerca, la sua, che dura tutta la vita, ma che potrebbe anche non portare a nulla. Cercando di padroneggiare la sua arte ai massimi livelli, in Sharad arriva la consapevolezza dei tanti rituali del passato, la rivisitazione di miti leggendari di questo genere e anche la voglia di collezionare, mettere ordine in tutto questo materiale. Ma con il passare del tempo, il ragazzo scoprirà che le sue aspirazioni sono troppo ambiziose rispetto alle sue capacità. Dovrà trovare così, in una Mumbai contemporanea e caotica che attraversa con la sua moto naked, un altro percorso da poter vivere, anche se non troppo lontano da quello che desiderava. Una curiosità: il premio Oscar Alfonso Cuarón è il produttore esecutivo di THE DISCIPLE, primo film indiano in quasi venti anni che passa in competizione al Lido. (ANSA).
   

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