Veneto

Teatro: murale di protesta per archivio Scaldati a Venezia

Realizzato a Palermo dal gruppo "No beni culturali alla Lega"

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 10 GIU - "Unni va u focu quannu s'astuta?".
    Un murales sulla parete all'interno dell'università degli Studi di Palermo è stata dedicata ad una frase e al volto del drammaturgo Franco Scaldati il cui archivio è stato trasferito a Venezia, presso la Fondazione Giorgio Cini. Un omaggio firmato dal gruppo Facebook "No beni culturali alla Lega nord - Musumeci dimettiti" che conta 50mila iscritti in protesta contro la nomina del leghista Alberto Samonà ad assessore regionale alla cultura.
    Scaldati, morto a giungo del 2013 conosciuto come il poeta sarto, per tutta la sua vita elaborò testi che chiedeva alla sua compagnia teatrale di interpretare. Una produzione molto vasta, per la maggior parte in palermitano, che ora si allontana dalla Sicilia Sono subito nate le polemiche tra i rappresentanti del mondo teatrale e non solo. I figli, che ora gestiscono la sua pagina sui sociale, scrivono di aver lottato affinché l'archivio rimanesse in città ma che chi di competenza ha avuto un pò di superficialità a riguardo.
    "Un patrimonio culturale inestimabile ha abbandonato Palermo.
    In questi sette anni le istituzioni non hanno fatto nulla per valorizzare la sua eredità e adesso gioiscono del trasferimento dell'intero archivio a Venezia. Scaldati è simbolo della Sicilia, della nostra identità. Abbiamo deciso di omaggiarlo realizzando un murale a lui dedicato. Così la sua presenza in città sarà indelebile" , dice Tiziana Albanese a nome del gruppo.
    "Il murale è un omaggio e allo stesso tempo una protesta contro il sindaco di Palermo, l'assessore alla cultura del Comune, il Presidente della Regione e l'assessore leghista Samonà che continuano a non fare il loro lavoro e a farci espropriare del nostro patrimonio culturale", conclude. (ANSA).
   

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