Veneto

Concerie Adelaide, pelle per Papi e vip

Sostenuta da Sace Simest per acquisizione in Inghilterra

Redazione Ansa

(ANSA) - VICENZA, 8 MAR - Oltre 150 anni di storia familiare alle spalle, una quota di export che ormai supera il 90%, e alcuni fiori all'occhiello, come le sedute in pelle fornite per alcuni dei luoghi più famosi al mondo, quelle personalizzate per i personaggi del jet set, e addirittura una per un Papa. E' il primato del Gruppo Conceria Bernardo Finco di Bassano del Grappa (Vicenza), presente sul mercato con l'antico marchio "Adelaide".
    Tra le commesse di cui l'azienda va fiera, anche il rivestimento interno della Maltese Falcon, una delle navi più prestigiose della storia.
    La Conceria Finco collabora con Sace Simest dal 2006: in particolare il polo per l'internazionalizzazione del gruppo Cdp ha supportato Adelaide, con un cospicuo investimento, nell'acquisizione di una società in Inghilterra, per quello che è principale investimento estero realizzato dall'azienda: si tratta di una doppia società, una produttiva e l'altra di approvvigionamento, con sede nella zona di Leeds, nel centro nord del Paese, dove esiste una radicata tradizione conciaria in virtù di una capillare presenza di capi bovini e di ovini.
    "Nel nostro palmarès - spiega il presidente Bernardo Finco, che rappresenta la sesta generazione - possiamo vantare lavori di rivestimento al Cremlino di Mosca e nella sede centrale del Governo cinese a Pechino. Abbiamo inoltre curato l'allestimento in pelle dell'abitazione papale a Città del Vaticano, e poi il Pontefice di allora (sul nome l'azienda è tenuta al riserbo), soddisfatto, ci ha chiesto di procedere anche per gli uffici interni".
    La qualità del marchio Adelaide è visibile anche sulla Maltese Falcon, "tuttora considerata la nave più costosa al mondo", spiega Finco, e su un secondo veliero ancora più avvieneristico, il Maltese, dotato di sei alberi computerizzati, del costo ciascuno di 1 milione di euro. "Abbiamo lavorato per l'arredamento e il rivestimento interno di entrambi i velieri, utilizzando 20 tipi di cuoio, tutti eccelsi" racconta l'imprenditore.
    (ANSA).
   

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