Veneto

Studioso, ho scoperto nuovo testo Dante

Sarebbe sua missiva che Cangrande della Scala inviò a Enrico VII

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 17 OTT - La lettera che, nell'agosto del 1312, Cangrande della Scala, signore di Verona, inviò al novello imperatore Enrico VII, "con altissima probabilità fu opera della mente di Dante Alighieri": l'intuizione è di Paolo Pellegrini, docente di Filologia e linguistica italiana all'università di Verona. La scoperta potrebbe non solo portare al pubblico un nuovo scritto dantesco, che andrebbe ad arricchire il corpus delle sue opere, ma dimostrerebbe che Dante rimase a Verona molto più a lungo di quanto si pensasse, rendendo la città scaligera la dimora in cui il Sommo Poeta soggiornò più a lungo, dopo Firenze.
   

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