Veneto

Cdm ricorre, no a referendum su separazione Mestre-Venezia

Conflitto di attribuzione contro il Veneto alla Corte Costituzionale

Redazione Ansa

Il Consiglio dei ministri ha deciso di sollevare conflitto di attribuzione innanzi alla Corte costituzionale avverso la deliberazione della Giunta regionale del Veneto del 13 marzo 2018, recante "Indizione di referendum consultivo sul progetto di legge n. 8 di iniziativa popolare relativo a 'Suddivisione del comune di Venezia nei due comuni autonomi di Venezia e Mestre'. Indizione della consultazione referendaria per domenica 30 settembre 2018 ed approvazione del quesito referendario".

Il referendum per la separazione o meno di Venezia da Mestre è stato indetto per il 30 settembre prossimo dalla Giunta regionale del Veneto, presieduta da Luca Zaia, in ottemperanza a quanto espresso dal Consiglio regionale che aveva disposto la consultazione. Sulla separazione delle due città - in passato Mestre e Venezia erano due comuni distinti - più volte sono stati chiamati al voto i cittadini a partire dagli anni '70 e per cinque volte l'esito è stato favorevole all'unione. Il Comune, pur avendo la sede principale in centro storico, è dotato di uffici e strutture 'equivalenti' anche in terraferma compresa la sala consiliare, dove periodicamente si riunisce il consiglio comunale. Ad inserirsi nella vicenda anche il fatto che nel frattempo Venezia è diventata città Metropolitana e la divisione potrebbe contrastare con l'esistenza di questa nuova realtà.
   

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