Veneto

Fingeva vaccinare bimbi, Pm chiede riapertura caso

Si annuncia battaglia legale, infermiera pronta a querele danni

Redazione Ansa

 La procura ha chiesto la riapertura dell'inchiesta a carico dell'assistente sanitaria dell'Asl di Treviso sospettata di non aver vaccinato 500 bambini. L'ipotesi è di omissione di atti d'ufficio, la stessa formulata all'avvio delle indagini lo scorso anno concluse con l'archiviazione del fascicolo. La richiesta al Gip del Pm trevigiano Barbara Sabbadini sarebbe giustificata dall'emergere di nuovi elementi come il controllo a campione su alcuni bambini vaccinati dall'assistente sanitaria che non presentano tracce della profilassi. Quella della procura è l'ultima mossa nello scacchiere di una vicenda che sul piano giudiziario e legale si preannuncia piuttosto complicata, mentre proseguono i controlli sul piano sanitario sui bimbi, con una procedura analoga in fase di avvio nei presidi sanitari di Tolmezzo e San Daniele, in Friuli, dove la donna ha lavorato: qui sarebbero 6mila i piccoli nell'elenco da lei vaccinati. Attraverso il suo legale, l'avvocato Paolo Salandin di Montebelluna (Treviso), l'assistente sanitaria ha fatto sapere che intende chiedere all'Asl di Treviso un risarcimento per i danni subiti. Secondo il legale, l'infermiera "teme per la sua incolumità dopo essere stata sottoposta ad una gogna mediatica senza che vi sia stata una sentenza o un rinvio a giudizio" per i fatti che le vengono attribuiti. Per Salandin poi la riapertura del caso è improbabile perché "la decisione di far rivaccinare tutti i bimbi rende impossibile un incidente probatorio".

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