Veneto

Procreazione, biologi solo non obiettori

Per garantire continuità servizio centro fecondazione

Redazione Ansa

(ANSA) - ROVIGO, 24 FEB - La scelta dell'obiezione di coscienza da parte di due biologhe del Centro di procreazione medicalmente assistita (Pma) dell'ospedale di Trecenta (Rovigo) ha costretto l'Usl a fare altre due assunzioni, per garantire la continuità del servizio, che segue centinaia di coppie. Le due nuove biologhe sono state selezionate con un bando nel quale si precisava che l'obiezione costituiva "giusta causa di recesso dell'Azienda, in quanto la prestazione lavorativa diverrebbe oggettivamente inesigibile". Il direttore dell'Usl 18 di Rovigo, Antonio Compostella, confermando questa scelta, ha precisato che la carenza di biologhe nel servizio di Pma di Trecenta si era verificata già nel 2015. "Il nostro obiettivo - ha detto - è di assicurare la continuità dell'attività, anche perchè l'erogazione della procreazione medicalmente assistita rientra tra i Lea. E la figura del biologo è fondamentale".
   

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