Veneto

Gondolieri Venezia, no a numero chiuso

Reato,se si chiedesse un euro in più per servizi nessun problema

Redazione Ansa

(ANSA) - VENEZIA, 16 FEB - "Non vorrei che si dovesse arrivare per assurdo al fatto che l'Unione Europea ci dà i giorni ora per visitare Parigi, ora Barcellona, ora Venezia".
    Aldo Reato, presidente dei bancali, l'associazione dei gondolieri, ricorre a una provocazione per marcare il suo no al numero chiuso per i turisti a Venezia. "E' un'ipotesi - spiega - che non porta da nessuna parte. Su cosa si baserebbe la scelta, sul colore degli occhi o sul numero di scarpe? La questione è che la città lagunare, come tutte le città d'arte, deve sapersi organizzare per ricevere l'ospite. E' un tema che riguarda i servizi, i mezzi di trasporto. Bisogna pensare a punti d'accesso diversi dai soli Piazzale Roma e Stazione ferroviaria". Per Reato, la città "deve essere usufruibile da tutti, dallo studente che gira il mondo in economia e alla persona con ampie disponibilità economiche. La soluzione non è il numero chiuso.
    Sono certo invece che se si chiedesse un euro in più per realizzare maggiori servizi nessuno si tirerebbe indietro".
   

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