(ANSA) - VENEZIA, 6 OTT - Il termine 'oliare' è risuonato più
volte oggi in Tribunale a Venezia, durante l'udienza del
processo Mose che vede imputate otto persone tra cui l'ex
ministro Altero Matteoli, l'ex presidente del Magistrato alle
acque Maria Giovanna Piva e l'ex sindaco Giorgio Orsoni. I
testimoni Gianfranco Boscolo (Coedmar) e Stefano Tomarelli
(Condotte), chiamati dai Pm, hanno raccontato come per "lavorare
bisognava pagare". Boscolo ha parlato di dazioni negli anni di
4/5 milioni di euro con tranche di 400mila euro l'anno versati
in contati. Era il 50% di quanto il Consorzio Venezia Nuova,
allora retto da Giovanni Mazzacurati, dava per opere a volte
neppure fatte. Denaro, ha chiarito Boscolo, che Mazzacurati,
senza scendere nel dettaglio, dichiarava essere necessario ad
'oliare' personaggi perché i lavori continuassero. (ANSA).
Mose: testi accusano ancora Mazzacurati
Andavano a politica locale e nazionale