Veneto

'Gara' tra sanitari per uso cannule

Indagine interna ospedale Vicenza. Zaia, porterò atti in procura

Redazione Ansa

(ANSA) - VICENZA, 28 APR - E' carico di sorpresa e di rabbia il commento del presidente del Veneto Luca Zaia sulla vicenda della presunta 'gara' sull'uso e il numero delle cannule inserite nelle vene dei pazienti, con tanto di punteggio assegnato per ogni tipo di tubicino da quello più sottile a quello più doloroso che avrebbe visto protagonisti, secondo una indagine interna dell'ospedale di Vicenza, alcuni medici e infermieri in servizio al pronto soccorso. Zaia rileva di aver già allertato il segretario generale regionale per la sanità affinché acquisisca al più presto tutti gli atti in possesso dell'Usl di Vicenza e "l'avvocato regionale chiedendo che venga inoltrata una mia segnalazione alla procura assieme a tutti gli atti acquisiti". "Solo la procura - aggiunge - potrà chiarire fino in fondo i lati oscuri di questa vicenda. Qualora ci fossero responsabilità accertate le punizioni dovranno essere esemplari.
    Per me non finisce qui. Porterò atti in procura"."E' stato solo un gioco e per fortuna tale è sempre rimasto". Lo ha detto il primario del pronto soccorso dell'ospedale di Vicenza Vincenzo Riboni in riferimento alla chat di whatsapp alla quale hanno preso parte due medici e alcuni infermieri del suo reparto e nella quale le due 'fazioni' si sfidavano a chi metteva più cannule nel corpo dei pazienti. "Nessuno ha fatto nulla di sbagliato - ha precisato il primario - e la salute e il benessere dei pazienti non sono mai stati compromessi". "Rimane - ammette Riboni - un giudizio eticamente negativo di quanto è stato fatto, dal momento che simili gare non andrebbero né pensate né tantomeno messe per iscritto. Del resto il comportamento di pochi, che peraltro poi si sono pentiti, non inficia il buon lavoro di una equipe composta da almeno 90 persone, che hanno sempre dimostrato professionalità, qualità e umanità ai massimi livelli".l procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri ha escluso oggi di aver ricevuto segnalazioni e di non aver aperto un fascicolo sulla vicenda.
   

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