Veneto

Sventato sequestro persona nel vicentino

Nel mirino dei criminali il figlio tredicenne di un imprenditore

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Redazione Ansa

Sventato dai Ros dei carabinieri il sequestro del figlio di un imprenditore vicentino nel thienese. Tre al momento le persone arrestate dai carabinieri,  due veneti e un emiliano, in flagranza di reato. L'operazione è scattata alle prime ore di oggi ed ha visto impegnati anche i carabinieri di Vicenza e di Rovigo.  Perquisizioni sono ancora in corso. Obiettivo del tentato sequestro, è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa, nell'ufficio del Procuratore distrettuale antimafia di Venezia, era il figlio di 13 anni di un imprenditore. L'operazione dei Ros è scattata alle 7, prima che il ragazzino venisse accompagnato a scuola. "Lo Stato - ha commentato il procuratore Adelchi d'Ippolito - è arrivato prima".   

Nel mirino nipote del 'Re' birre - Nel mirino dei malviventi era finito il figlio tredicenne di Mara Bassan, figlia del fondatore a Thiene (Vicenza) di un'azienda di import export di bevande e catering specializzata nella commercializzazione di birre, Bernardo Bassan. L'intervento dei Ros è scattato questa mattina poco dopo le sette quando la donna e il figlio stavano per uscire in auto da casa per recarsi a scuola. Anche il marito ha un'impresa. I malviventi sono stati bloccati mentre attendevano le loro vittime in un parcheggio vicino. Per rapire il giovane vicentino avrebbero simulato una rapina. L'operazione degli investigatori era stata coordinata e avviata da settimane senza che la famiglia del ragazzo ne fosse al corrente ma creandole attorno un cordone di protezione. All'origine dell'inchiesta gli accertamenti su una rodigina, ora indagata, che avrebbe ricevuto proposte di affiliazione alla banda avanzate degli organizzatori del rapimento. Sarebbero stati dei gravi problemi finanziari dei tre arrestati all'origine del progetto di sequestro del giovane thienese. Il leader del gruppo, secondo la Procura, è un imprenditore padovano dell'area estense che conosceva la famiglia vicentina e che aveva debiti anche con questa. Gli altri due arrestati sono padre e figlio, residenti a Occhiobello (Rovigo) e Ferrara: il terzetto, rimasto in silenzio dopo le manette, sarebbe stato intenzionato a chiedere un riscatto tra uno o due milioni e aveva organizzato il nascondiglio del rapito in un casolare abbandonato. Pochi per ora i commenti filtrati da casa del ragazzo. La signora si è detta incredula ed ha chiesto ai carabinieri se tutto fosse reale o non si trovasse davanti a una sorta di film o di 'Scherzi a parte'. Il giovane non sarebbe riuscito a trattenere qualche lacrima.

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