Oltretevere

In festa la parrocchia Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino

Per il secondo anniversario dalla dedicazione della chiesa

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 07 MAG - La comunità parrocchiale di Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino a Perugia, sarà in festa per il secondo anniversario dalla dedicazione della chiesa a San Giovanni Paolo II, dell'Unita pastorale di Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino. Sabato 11, domenica 12 e mercoledì 15 maggio sono in programma tre giornate che saranno vissute anche nel ricordo del catechista e animatore Luca Arcelli prematuramente scomparso lo scorso 2 aprile.
    Alla tre giorni interverranno in vari momenti, l'arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu, monsignor Renato Boccardo, l'arcivescovo di Perugia, Ivan Maffeis, don Fabrizio Crocioni, parroco a Monteluce e per anni guida dell'Unita' pastorale "San Giovanni Paolo II", che presiederà la celebrazione eucaristica del 15 maggio.
    Domenica 15 maggio, alle ore 15, l'arcivescovo di Perugia benedirà la targa di intitolazione del campo da calcio a Luca Arcelli e a seguire è in programma l'iniziativa di calcetto "in famiglia" a cura del laboratorio oratoriale sportivo.
    "Luca Arcelli - hanno spiegato gli organizzatori dell'iniziativa e il parroco Antonio Paoletti - era un catechista e animatore di canto, esempio di uomo, marito, padre e professionista dall'incrollabile fede, anche nella malattia. Formatosi nella comunità cattolica di Prepo, Luca diventa poi il responsabile dell'equipe degli educatori dello Shalom, il gruppo dei giovani, organizzando pellegrinaggi, oltre a campi e ritiri spirituali".
    Laureato in economia, il suo percorso professionale si svolge presso una nota azienda di Perugia dove ha lavorato fino alla malattia che, come ha detto Suor Roberta Vinerba, ha vissuto "accompagnato da tutta la comunità di questa Unità pastorale".
    "Perché - ha aggiunto - Luca è uno di noi, in mezzo a noi è stato figlio, fratello, padre. In questo campo ha allenato le squadre dell'oratorio San Giovanni Paolo II e quindi intitoliamo a lui questo luogo così pieno di vita e di storie, perché siamo certi che la sua vita possa aiutare a trovare la propria, ai bambini e i giovani che di questo campo continueranno a giocare e a crescere". (ANSA).
   

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