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>ANSA-BOX/ Il Papa loda e incoraggia Casarini, 'tornate in mare'

"Mediterranea salva tanta gente". Incontro dopo polemiche su Ong

Redazione Ansa

(di Fausto Gasparroni) (ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 20 DIC - "Come sempre il Papa ci ha dimostrato un grande affetto e ci esorta. Ci ha detto: 'coraggio, tornate in mare a salvare vite'. E' stato un abbraccio di gioia, il Pontefice ci sostiene". A raccontarlo è Luca Casarini, capomissione della ong Mediterranea Saving Humans, alla quale oggi papa Francesco ha rivolto il suo saluto al termine dell'udienza generale in Sala Nervi.
    ""Saluto anche il gruppo di Mediterranea Saving Humans, che è qui presente, e che va in mare a salvare i poveretti che fuggono dalla schiavitù dell'Africa. Fanno un bel lavoro questi: salvano tanta gente, tanta gente". E' stato un modo per papa Bergoglio anche di rispondere alle accese polemiche di stampa su un asserito contributo finanziario del Vaticano alla ong spagnola Open Arms - analogamente attiva nella ricerca e soccorso di naufraghi nel Mediterraneo - e sul coinvolgimento di vescovi italiani per possibili finanziamenti alla stessa Mediterranea, che opera con la nave Mare Jonio.
    Casarini spiega che una delegazione della ong, assieme a don Mattia Ferrari, ha accompagnato stamane un gruppo di ragazzi di un centro di salute mentale di Napoli che hanno donato al Pontefice uno dei presepi costruiti per sostenere Mediterranea.
    "Papa Francesco pensa alle cose concrete - prosegue l'ex leader no-global, invitato dal Papa a partecipare in Vaticano al recente Sinodo -. Il Mediterraneo è sempre più un cimitero senza croci. Sono oltre 2.500 i morti accertati da inizio anno, ma nella realtà sono molti di più". "L'ultimo naufragio nei giorni scorsi poteva essere evitato - afferma -. Dal rapporto dell'Onu di oggi arriva la conferma che la Libia non è un porto sicuro.
    Queste persone vengono torturate. I famosi trafficanti vanno cercando in quei governi che noi purtroppo finanziamo". E sulle recenti polemiche dei soldi alla Ong da parte di alcuni vescovi taglia corto: "A chi le ha costruite, dico solo una cosa: Buon Natale".
    Nell''udienza generale, l'ultima prima di Natale, oggi il Papa non ha mancato di invitare a "non dimenticare la gente, i popoli che soffrono il male della guerra. Le guerre sempre sono una sconfitta: non dimentichiamo questo, una sconfitta. Soltanto guadagnano i fabbricatori delle armi". "Per favore - ha continuato -, pensiamo alla Palestina, a Israele, pensiamo all'Ucraina, c'è presente il signor ambasciatore qui. L'Ucraina martoriata, che soffre tanto". "E pensiamo ai bambini in guerra, le cose che si vedono - ha concluso il Pontefice -: andiamo al presepio e chiediamo a Gesù la pace, lui è il Principe della pace". E nella catechesi, dedicata al primo presepe realizzato 800 anni fa a Greccio da Francesco d'Assisi, ha sottolineato: "In questi giorni, vedremo Dio adagiato in una mangiatoia: è il più forte messaggio di Pace per la vita di ognuno di noi e per il mondo di oggi". (ANSA).
   

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