Oltretevere

Coppie gay e donne preti, i dubbi di 5 cardinali al Papa

Alla vigilia dell'apertura del Sinodo documento dei conservatori

Redazione Ansa

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 02 OTT - Dalla benedizione delle coppie gay all'accesso delle donne al ministero sacerdotale: sono i temi che preoccupano un gruppo di cardinali che ha scritto al Papa chiedendo una sua risposta. La lettera, come era accaduto in passato, vede tra le firme quella di cinque cardinali: Walter Brandmuller, Leo Burke, Juan Sandoval Iniguez, Robert Sarah, Joseph Zen. Burke sarà protagonista anche di un evento, domani pomeriggio in un teatro romano, dal titolo "La babele sinodale".
    Le domande sono poste al Papa sotto la forma dei 'dubia'.
    Francesco - riferiscono alcuni siti che fanno riferimento all'ala più conservatrice della Chiesa cattolica come 'messainlatino' - aveva risposto ad una prima lettera dei cardinali datata 10 luglio (il Pontefice avrebbe risposto il giorno dopo). I cardinali hanno ritenuto che le risposte non fossero esaurienti. "Con la stessa sincerità con cui Voi ci avete risposto, dobbiamo aggiungere che le Vostre risposte non hanno risolto i dubbi che avevamo sollevato, ma li hanno semmai approfonditi", scrivono i cinque cardinali nella nuova lettera (datata il 22 luglio e inviata il 21 agosto) riformulando i 'dubia' "in modo che ad esse si possa rispondere con un semplice 'sì' o 'no'".
    Non avendo ricevuto risposta a quest'ultima lettera, i cinque cardinali oggi hanno deciso di renderla pubblica.
    Tra le domande poste al Papa: "E' possibile che la Chiesa insegni oggi dottrine contrarie a quelle che in precedenza ha insegnato in materia di fede e di morale?". "E' possibile che in alcune circostanze un pastore possa benedire unioni tra persone omosessuali, lasciando così intendere che il comportamento omosessuale in quanto tale non sarebbe contrario alla legge di Dio e al cammino della persona verso Dio?". "La Chiesa potrebbe in futuro avere la facoltà di conferire l'ordinazione sacerdotale alle donne?".
    E' evidente che il Sinodo, non ancora cominciato (aprirà mercoledì 4 ottobre), già si presenta come terreno di scontro tra le varie anime della Chiesa. (ANSA).
   

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