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Proposto referendum su quotazione Cva

Raccolte per ora 3.000 firme

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 20 SET - Un referendum consultivo che lasci la parola ai cittadini in merito alla quotazione in borsa della Compagnia Valdostana della Acque, prevista dalla legge di stabilità regionale 2017-2019: è quanto intende chiedere il comitato 'Giù le mani dalle nostre acque e dalla Cva', costituito per opporsi alla privatizzazione della società partecipata dalla Regione.
    "Finora abbiamo raccolto circa tremila firme che presenteremo prima che il tema arrivi per la discussione definitiva in Consiglio regionale, ma intendiamo organizzare anche incontri con esperti", ha spiegato il rappresentante del comitato, Mauro Gino. "Vogliamo – ha aggiunto – che l'argomento diventi oggetto di un dibattito pubblico perché ci siamo accorti che i cittadini non conoscono la posta in gioco né le motivazioni di questa scelta".
    Tra le voci perplesse in merito alla privatizzazione, il comitato ha raccolto, nei giorni scorsi, anche quella dell'ex senatore Cesare Dujany che ha inviato una lettera (pubblicata sul blog aperto dal comitato) nella quale auspica "che il futuro di Cva venga dibattuto pubblicamente e deciso dai cittadini valdostani".
    "Purtroppo – ha affermato un'altra referente del comitato, Tania Piras - non un sindaco né un consigliere comunale ha parlato di questa cosa o ha proposto un provvedimento.
    All'inizio abbiamo raccolto qualche promessa di appoggio, poi più niente". "L'autonomia dei sindaci – ha chiosato l'attivista Sandro Bortot – si ferma davanti alle porte del Consiglio regionale". (ANSA).
   

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