Valle d'Aosta

Vaccini: in Vda tocca a pazienti oncologici e trapiantati

In arrivo nuove scorte. Da aprile anche in ambulatori medici

Redazione Ansa

In Valle d'Aosta il programma delle vaccinazioni Covid-19 prevede, nei prossimi giorni, l'infusione di circa 300 dosi ai pazienti oncologici in carico alle strutture ospedaliere e di circa 100 dosi ai pazienti nefropatici dializzati e trapiantati. Questi vaccini - fanno sapere l'assessorato regionale alla sanità e l'Usl - saranno somministrati in sede ospedaliera.
    Inoltre da giovedì primo aprile, 18 Medici di medicina generale, che hanno confermato la propria disponibilità e hanno effettuato la necessaria formazione, riceveranno circa 1.000 dosi per vaccinare in ambulatorio fino al 15% dei propri assistiti, già inseriti in appositi elenchi e appartenenti alla fascia di età dai 18 ai 55 anni (senza patologie). "Questa fascia è stata individuata in base alle indicazioni fornite in relazione alla posologia del vaccino AstraZeneca al momento della redazione degli elenchi - spiega il direttore generale dell'Usl, Angelo Michele Pescarmona - e viene mantenuta valida per evitare di mantenere in magazzino, inutilizzate, le dosi già a disposizione. È importante comprendere che le vaccinazioni non seguono una sola 'linea', univoca, ma che in base agli elenchi già elaborati e alla disponibilità dei vaccini (per tipologia e per indicazione alla somministrazione) vi sono più percorsi di somministrazione".
    Nei prossimi giorni è previsto un aumento delle dosi a disposizione che "ci permetterà, già dalla prossima settimana, di aggiungere da 4 a 6 postazioni - dichiara l'assessore Roberto Barmasse - e, soprattutto, di riorganizzare il piano attuativo delle vaccinazioni nel segno dell'incremento, rapido ed efficace, delle infusioni a beneficio dei cittadini".
    Riorganizzazione che avverrà senza modificare le liste di prenotazione già elaborate ed attraverso l'implementazione di ulteriori sedute a favore di un nuovo elenco di cittadini definiti in condizioni di elevata fragilità (circa 3.000).
    Infine l'Usl comunica che si farà carico dei "Caregiver" segnalati dalle associazioni. 
   

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