Valle d'Aosta

Bertschy,su sociale attenzione a territorio

Fosson, assistenza è compito che va preso in carico da politica

Redazione Ansa

"Si sta procedendo nella concretizzazione di modelli e di scelte perseguite dalla nuova dirigenza dell'azienda Usl. L'attenzione che viene accordata al territorio riflette i dati del welfare, in primis il fatto che l'invecchiamento della popolazione obbliga ad una riorganizzazione e una rivalutazione delle scelte volte ad implementare la presenza dei servizi sul territorio". Lo ha detto l'assessore regionale alla sanità e politiche sociali, Luigi Bertschy, rispondendo in aula ad un'interpellanza sulla realizzazione di nuovi modelli organizzativi sanitari sul territorio regionale presentata dal gruppo Area Civica-Stella Alpina-Pour Notre Vallée.
    "Si sta proseguendo in questa direzione - ha aggiunto l'assessore - attraverso il coordinamento dei medici di base, ma anche attraverso il potenziamento dei percorsi di studio, con borse di studio e azioni per mantenere i giovani specializzati in Valle d'Aosta, in modo da sostituire quel 60% di medici di medicina generale che andranno in pensione. L'implementazione dell'assistenza specialistica negli ambulatori proseguirà e sarà migliorata anche grazie a nuove professionalità e all'incremento dei servizi e delle cure a domicilio". Bertschy ha poi comunicato l'intenzione di "stringere patti sempre più forti con i soggetti che erogano servizi sul territorio, quali farmacie, Comuni, associazioni di volontariato, sempre nell'ottica di assicurare un'efficace assistenza sanitaria di prossimità, per spostare il cittadino il meno possibile, anche avvalendosi di strumenti tecnologici (in particolare la telemedicina), attraverso progetti di prevenzione già attivati e in corso di concretizzazione".
    Il consigliere Antonio Fosson (Ac-Sa-Pnv) ha evidenziato come "l'assistenza territoriale sanitaria e sociale rappresenti nella realtà valdostana una priorità di intervento condivisa" e "non è solo un compito da demandare all'azienda Usl, ma va preso in carico dalla politica". "L'assessore ha riferito di prosecuzione di servizi già presenti - ha aggiunto Fosson - e non di modelli innovativi. Tenuto conto che il Patto della salute illustra a livello ministeriale modelli precisi, è sufficiente attenersi a quanto già previsto, non c'è bisogno di inventarsi grandi progetti, ma concretizzare quanto formalizzato". "L'innovazione territoriale - ha concluso - è realizzare nuove aggregazioni.
    Auspico un'implementazione del Fascicolo sanitario elettronico e un'introduzione della telemedicina, anche alla luce della nuova normativa del 2017 che permette grandi opportunità". 
   

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