Valle d'Aosta

"Aprire alla caccia dello stambecco", mozione del gruppo Lega

Ganis primo firmatario: "Specie diffusa, già avviene a Bolzano"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 02 MAG - Impegnare il "governo regionale a mettere in atto ogni azione utile per addivenire ad una gestione venatoria della specie Capra Ibex (stambecco)". E' l'obiettivo di una mozione del gruppo Lega, e di cui è primo firmatario il consigliere Christian Ganis, all'ordine del giorno della seduta del Consiglio Valle dell'8 e 9 maggio.
    La mozione prende in esame "le osservazioni alla bozza di Piano regionale faunistico venatorio del Comitato regionale per la gestione venatoria dove si esprime parere favorevole ad una possibile gestione venatoria della specie stambecco in quanto la popolazione e l'omogeneità territoriale hanno raggiunto livelli tali da non compromettere la salvaguardia della specie". In questo senso, la bozza del piano, "al capitolo 4, paragrafo 1.6, prevede la proposta di una possibile gestione dello stambecco in Valle d'Aosta".
    La mozione considera un documento promosso dall'Unione nazionale cacciatori zona alpi (Uncza) denominato 'Progetto Stambecco' "che raccoglie tutti gli studi promossi negli ultimi anni" sul tema. Emerge, si legge, "come lo stambecco sia una specie ormai ampiamente diffusa sull'arco alpino, dove sono stati censiti più di 50.000 capi dei quali ben 15.000 sul versante italiano, numeri che giustificano l'avvio di una gestione anche venatoria della specie".
    Il gruppo Lega scrive che "gli Stati membri possono adottare misure di sfruttamento purché sempre compatibili con un suo stato di conservazione soddisfacente, attraverso l'introduzione di piani di gestione" perché "a livello europeo, secondo la direttiva Habitat lo stambecco è, al pari del camoscio alpino, 'specie di interesse comunitario il cui prelievo nella natura ed il cui sfruttamento potrebbero formare oggetto di misure di gestione'". Questa direttiva, si legge ancora nella mozione, è recepita con un regolamento di attuazione (Dpr 357/97), che "elenca lo stambecco tra le specie di interesse comunitario il cui sfruttamento potrebbe essere oggetto di misure di gestione".
    Tuttavia "la legge 157/92 non lo elenca ancora fra le specie cacciabili ma nemmeno fra quelle particolarmente protette".
    Lo stambecco, prosegue il gruppo Lega, "è oggetto di prelievo venatorio da tempo da parte di altri Stati dell'arco alpino" ed "è cacciato ormai da alcuni anni nella Provincia di Bolzano così come previsto dal Decreto del presidente della Provincia n.
    12458/2022 contenente il Piano di gestione dello stambecco 2022-26". Inoltre "l'Ispra (allora Infs) ancora nel 2004, e poi anche in seguito, aveva prodotto, su richiesta dell'Unione nazionale cacciatori della zona Alpi, un parere circostanziato in cui riteneva assolutamente fattibile l'avvio della gestione venatoria della specie Capra Ibex". (ANSA).
   

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