Valle d'Aosta

"Azzerare il costo dell'energia in bolletta", inammissibile la proposta di legge

"In quanto legge tributaria non si può sottoporre a referendum"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 24 APR - La Commissione regionale per i procedimenti referendari ha deliberato l'inammissibilità della proposta di legge di iniziativa popolare da sottoporre a referendum propositivo in materia di "ristoro del costo della materia energia della bolletta elettrica a favore dei residenti in Valle d'Aosta, titolari di utenze domestiche destinate ad abitazione principale e ubicate nel territorio regionale".
    Promossa da Forza Italia, la proposta, depositata alla segreteria generale del Consiglio il 21 febbraio scorso e corredata da 300 firme, è stata esaminata dai componenti della commissione Raffaele Caterina, Elisabetta Palici Di Suni Prat e Francesco Dassano, ai sensi dell'articolo 7 della legge regionale 19/2003.
    La Commissione ha motivato l'inammissibilità della proposta in quanto "la concessione da parte della Regione di contributi annui a titolo di rimborso degli oneri sostenuti dalle famiglie residenti in Valle d'Aosta a ristoro dei costi per i consumi di energia elettrica non costituisce una normale legge di spesa, ma un'agevolazione finanziaria a carico del bilancio regionale che, in quanto tale, ricade nel divieto di leggi tributarie e di bilancio, costituendo una 'misura fiscale indiretta'. Secondo la giurisprudenza costituzionale e, in base alla legge regionale n.
    19/2003 (che disciplina l'iniziativa legislativa popolare, il referendum propositivo, abrogativo e consultivo), le leggi tributarie e di bilancio non possono essere sottoposte a referendum abrogativo, e quindi a referendum propositivo (articoli 3, 7, 12 e 17)". (ANSA).
   

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