Valle d'Aosta

Pcp, Paritetica faccia presto sulle concessioni idroelettriche

"Da cinque anni aspettiamo la norma di attuazione"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 28 MAR - Invitare i "membri di parte regionale della Commissione paritetica ad operare affinché la competenza della Regione di disciplinare con propria legge le procedure e modalità per il rilascio" delle concessioni per la derivazione d'acqua "sia piena e ampia, senza clausole e griglie restrittive che vanificherebbero la potestà legislativa che la Regione autonoma può esercitare nel rispetto dei principi fondamentali dell'Unione europea e dell'ordinamento dello Stato". E' l'obiettivo di una mozione presentata dalle consigliere regionali del gruppo Pcp, all'ordine del giorno della riunione del 3 e 4 aprile.
    "La mozione riguarda la norma di attuazione della parte idroelettrica, fondamentale perché la regione possa attuare una propria competenza", ha detto Chiara Minelli durante la conferenza stampa convocata per illustrare il documento. Nel 2019 sulla materia due deliberazioni del Consiglio Valle avevano richiesto la predisposizione di una norma di attuazione ma "sono passati cinque anni e siamo ancora in attesa. Adesso pare anche che secondo Aurelio Marguerettaz (nuovo componente della Commissione paritetica, ndr) la norma di attuazione è superabile". Per Erika Guichardaz "noi valdostani siamo cresciuti convinti che la materia prima più importante della nostra regione fosse l'acqua" e oggi "quanto detto da Marguerettaz è in contrasto con la parte autonomista ma anche con quella progressista" della maggioranza regionale.
    Secondo Elio Riccarand sulla situazione ha pesato una certa "instabilità politica" e uno "scarso impegno da parte della Regione", dietro il quale "c'è la freddezza della Cva". "Ci troviamo di fronte - ha aggiunto - a un nodo politico: non è possibile che una regione a statuto speciale debba applicare le regole delle altre regioni. La grande importanza di questa mozione è il trasferire questa competenza, come fanno le altre regioni, però senza clausole. Quindi l'impostazione dovrebbe essere condivisa da tutti. Le possibili obiezioni sono relative alle normative europee. Ma sarà la Regione, nel fare la legge, che dovrà rispettare i principi eurounitari".
    "Abbiamo la sensazione che nella commissione paritetica ci siano coloro che non hanno la volontà di far arrivare in fondo le norme. Non c'è alcuna intenzione di dare indirizzi precisi a Cva", ha aggiunto Raimondo Donzel. "Se con l'autonomia ho la capacità di normare da me perché devo fare riferimento a una norma di tipo ordinario", ha sottolineato Luigi Giunta, componente del 'gruppo regionale allargato' che collabora con le consigliere regionali di Pcp. (ANSA).
   

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