Valle d'Aosta

Era un migrante il guerriero celtico trovato ad Aosta

Il Dna corrisponde un individuo sepolto in Germania

Redazione Ansa

Il "guerriero celtico", i resti ossei trovati durante i lavori per l'ampliamento del Parini, tornerà nel suo tumulo che sarà musealizzato. La nuova ala dell'ospedale convivrà con questo spazio. È emerso nell'ultima seduta del Consiglio regionale. "La Soprintendenza ha già approvato, in via preliminare, una bozza di progetto che prevede la possibilità di visitare il tumulo e il cerchio lapideo datati alla prima età del Ferro", ha detto l'assessore ai Beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz.
    Gli approfondimenti sullo scheletro trovato nel 2015 hanno nel frattempo fatto emergere nuovi particolari sulla sua storia: "Le analisi consentono di fare delle considerazioni preliminari sulla provenienza del Guerriero: i diversi rapporti isotopici dello Stronzio dei molari M1 e M3 indicano con certezza che l'individuo si è spostato dal luogo dove è nato (M1) a un altro luogo in un'età compresa tra i 7 e i 16 anni (M3). Un ulteriore valore isotopico dello Stronzio nella dentina indica che in età adulta (o comunque dopo i 16 anni) si è spostato ad Aosta, dove è morto. Le analisi del Dna antico, molto lunghe e complesse, sono tutt'ora in corso e consentiranno di circoscrivere, forse, l'area di provenienza del Guerriero. Per ora, in via del tutto informale è stata comunicata la corrispondenza del suo Dna per linea materna con un individuo sepolto nel sito di Kleinaitingen-Gewerbegebiet in Germania", ha aggiunto Guichardaz. A portare il tema il Consiglio è stato il consigliere Diego Lucianaz (Lega), che in replica si è detto "rassicurato dalla risposta" perché è "importante far conoscere questo reperto anche e soprattutto ai giovani e non solo".
   

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