Valle d'Aosta

Foibe, Valle d'Aosta celebra il Giorno del Ricordo

"Memoria sofferenze non deve avere coloritura ideologica"

Redazione Ansa

"Il ricordo delle sofferenze degli uomini causate da altri uomini non deve avere una coloritura ideologica, ma deve diventare un seme che tutti insieme gettiamo nel solco della storia per rafforzare il percorso democratico verso un futuro di pace e di piena integrazione". E' quanto dichiarano il Presidente della Regione Valle d'Aosta, Luigi Bertschy, e il Presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, commemorando il Giorno del Ricordo, solennità civile in calendario venerdì 10 febbraio.
    "Questo è lo spirito con cui la comunità valdostana vuole vivere il Giorno del Ricordo delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata, - aggiungono - per non dimenticare una delle grandi tragedie della seconda guerra mondiale, in un momento storico in cui l'orrore della guerra è tornato nel continente europeo, generando morti, distruzioni e ingiustizie". "Le istituzioni valdostane - proseguono i Presidenti della Regione e del Consiglio Valle - coltivano da sempre la Memoria degli eventi che hanno caratterizzato la storia europea, italiana e valdostana, al fine di perpetuarne il ricordo nella nostra comunità e, soprattutto, nelle giovani generazioni. Quest'anno, in attuazione di una mozione del Consiglio regionale, abbiamo chiesto la collaborazione del Comune di Aosta per intitolare i giardini pubblici di Corso XXVI febbraio a Salvatore Radizza, operaio, nativo di Curzola in Dalmazia, dove fu arrestato e fucilato insieme ad altri civili e militari italiani e la cui famiglia, sfollata dalle sue terre di origine, risiede nel Capoluogo regionale dal 1966. Lo scorso 25 gennaio il Consiglio comunale ha approvato la nuova denominazione dei giardini e il 2 ottobre 2023, in occasione dell'80/o anniversario della morte, si svolgerà la cerimonia ufficiale di intitolazione per fissare nella memoria cittadina, attraverso la figura di Salvatore Radizza, il ricordo della complessa vicenda del confine orientale italiano, delle vittime delle foibe e delle sofferenze patite dagli istriani, fiumani e dalmati sfollati dalle loro terre".
   

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