Valle d'Aosta

Jordan, crisi che favorisce sfiducia nella politica

"Lavorare per una casa comune degli autonomisti"

Redazione Ansa

"Provo imbarazzo nel discutere l'ennesima crisi di governo. Crisi determinata anche dall'impossibilità di far convivere le differenti anime politiche all'interno di un movimento e non solo. Crisi che mette nell'imbarazzo la nostra Regione, che mina ancora una volta il sistema politico e partitico favorendo ancor più la sfiducia generalizzata dell'opinione pubblica, con un giudizio negativo che non distingue né diverse posizioni e né l'impegno di ognuno di noi". Lo ha detto in aula il consigliere regionale Corrado Jordan (Av-VdaUnie) durante il dibattito sulle dimissioni del presidente della Regione.
    "Sarà necessaria - ha aggiunto - una politica nuova, politici preparati, capaci, determinati, ma soprattutto disinteressati a sé stessi e interessati al bene collettivo. Una politica a beneficio di tutti o quantomeno di una grande parte, con la soddisfazione di poter raggiungere un obiettivo che di conseguenza gratifica una collettività e non solo il particolare. Ha ragione il Presidente Lavevaz: lavoriamo, e parlo soprattutto ai movimenti e ai militanti, per fare recuperare credibilità alla politica, perché l'idea positiva che c'era dei politici e degli amministratori era quella di un impegno prevalentemente disinteressato, non alla ricerca spasmodica del consenso, ma fondato sui fini collettivi, ideali, simbolici e valoriali. Lavoriamo, e mi riferisco agli autonomisti, per ricostruire una casa comune che guardi al futuro e non al passato, che guardi ai valori e non al solo consenso, che valorizzi l'insieme e non il leaderismo. Una casa comune che possa ritornare al centro dell'interesse politico della comunità valdostana". 

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