Valle d'Aosta

Caro energia: Bertschy, triplicati costi neve artificiale

"Al lavoro per far entrare società tra imprese energifore"

Redazione Ansa

"I costi per la produzione di neve artificiale saranno quasi triplicati a causa del caro energia".
    Lo ha detto l'assessore regionale Luigi Bertschy rispondendo in aula ad un'interpellanza del gruppo pour l'Autonomie sulla produzione di neve artificiale a seguito della crisi energetica.
    "L'iniziativa di far rientrare le società degli impianti a fune tra le imprese energivore - ha proseguito l'Assessore - va avanti da tempo: i criteri per la classificazione non rispondono pienamente al sistema di lavoro degli impianti a fune, ma stiamo cercando di sostenere la richiesta tenendo in considerazione l'importanza di queste imprese e il sistema di consumo che hanno. Nell'immediato è bene che le società possano utilizzare le possibilità che si stanno presentando nei vari decreti e che potrebbero essere di utilità per abbassare i costi".
    "Il coordinamento con i Consigli di amministrazione delle società degli impianti è costante - ha aggiunto - chiedendo anche di fare attenzione ai consumi: costo e resa sono di fondamentale importanza, quindi bisognerà cercare di stare attenti alle finestre di freddo che si presenteranno per ottimizzare al meglio gli impianti di innevamento, in modo da non avere consumi elevati di energia. Il nostro intento è quello di farci trovare pronti. Il messaggio che vogliamo lanciare come Valle d'Aosta è che la stagione invernale partirà, si inneverà e ci auguriamo che ci sia già la neve per la Coppa del Mondo a Cervinia, in modo dare una bella immagine delle nostre montagne innevate. Noi siamo pronti".
    "L'aspetto più delicato - ha replicato Augusto Rollandin (Pour l'Autonomie) - è quello delle imprese energivore: se non sarà tenuto in considerazione l'inserimento delle società di impianti a fune, queste non potranno avere tutte le agevolazioni previste. C'è l'urgenza di attivare questi meccanismi perché senza questi, se non c'è la neve naturale, si rischia di essere poco attrattivi rispetto ad altri comprensori". 
   

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