Valle d'Aosta

Caro energia: taglio bollette, approvata mozione

Per soppressione componente tariffaria a favore dello Stato

Redazione Ansa

Il Consiglio Valle ha approvato una mozione che impegna il Governo regionale a definire "nel più breve tempo possibile una proposta di norma di attuazione che, in Valle d'Aosta, disponga la soppressione dalla bolletta elettrica della componente tariffaria a favore dello Stato, relativa agli oneri di trasporto e di sistema". Inoltre, la mozione prevede di "avviare un percorso in commissione" finalizzato "al reperimento di risorse adeguate per sostenere le famiglie e imprese valdostane nel far fronte al caro bollette".
    In origine la mozione - proposta dal gruppo Forza Italia, illustrata dal consigliere Pierluigi Marquis e basata sugli impegni di una risoluzione votata nel 2019 - prevedeva la predisposizione entro "90 giorni di un disegno di legge in cui si prevedeva il rimborso ai residenti in Valle d'Aosta di una quota significativa della componente energia della bolletta elettrica relativamente alle utenze domestiche, attraverso gli ulti resi disponibili alla Regione da Cva". Sulla Compagnia valdostana della acque si è sviluppato un dibattito lungo più di tre ore, prima che la mozione venisse emendata su proposta dell'assessore Luigi Bertschy e del consigliere Marquis. Si sono astenuti dal voto il gruppo Pcp e Augusto Rollandin, di Pour l'Autonomie, secondo cui nella discussione: "Non ci si è soffermati sul discorso relativo alla situazione delle nostre potestà sulle acque ed è la base di quello che ci interessa. Gli stranieri sono molto interessati alle nostre centrali, questa è la base, non è un surplus. È il punto di partenza, la possibilità di incidere".
    Al di là "di quello che si scrive sulle mozioni - ha detto Bertschy - il coinvolgimento del consiglio, delle commissioni e della stessa società partecipata è quello che dobbiamo fare, anche magari con ulteriori audizioni in commissione, per far sì che le proposte che vengono fatte alle famiglie possano essere sempre attuali ed eventualmente modificabili nel tempo, visto che la situazione perdura". Per il gruppo Pcp, che aveva presentato un emendamento che è stato respinto "così non si danno delle risposte, chiedevamo un percorso diverso". 

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