Valle d'Aosta

Baccega, concorsi deserti incidono su sistema sanitario

Barmasse, riorganizzazione servizi salvaguardando qualità

Redazione Ansa

"Il numero di concorsi andati deserti è decisamente significativo e incide pesantemente sulla buona gestione del servizio sanitario regionale". Lo ha detto Mauro Baccega (Forza Italia) presentando in aula un'interrogazione sui concorsi dell'Usl e sull'esternalizzazione dei servizi. "A riprova di questo fatto - ha aggiunto - è stato anche citato l'accordo effettuato con la società Isav per gli interventi chirurgici di routine, volto a ridurre la corposa lista di attesa della Chirurgia generale. Siamo perplessi sul fatto che, per fare questi interventi siano chiamati dei chirurghi da fuori Valle e non si faccia invece ricorso al servizio di intramoenia fornito dai professionisti locali.
    Inoltre, anche l'Ordine degli infermieri di Aosta ha lamentato una grave emorragia di personale infermieristico nel periodo 2019-2022 con un numero impressionante di dimissioni e auspichiamo che le future politiche strategiche, oltre a preservare il mantenimento dei Lea, trovino soluzioni adeguate alle criticità evidenziate".
    "Nel primo semestre del 2022 - ha dichiarato l'assessore Roberto Barmasse - sulle 26 procedure attivate, sono andati deserti otto concorsi per l'assunzione di 16 dirigenti sanitari medici di varie aree mediche. I servizi esternalizzati riguardano l'ospedale Parini e sono: la copertura di un ambulatorio di pronto soccorso presso la Sc Medicina e Chirurgia di accettazione e d'urgenza; la fornitura di prestazioni di traumatologia in regime di emergenza e di urgenza presso la Sc Ortopedia e traumatologia e la fornitura di prestazioni di radiologia diagnostica in regime di emergenza e di urgenza presso la Sc Radiologia diagnostica e interventistica. Nei prossimi mesi e anni sarà posta in essere la riorganizzazione di molti servizi, consentendo di valutare e rivalutare le scelte organizzative dell'Usl salvaguardando, da un lato, la qualità dei servizi erogati e la gestione pubblica del Sistema sanitario regionale e garantendo, dall'altro, l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza (Lea)". "Le scelte di esternalizzare alcuni servizi - ha concluso - hanno ragioni multifattoriali, tra cui la grave e nota carenza di personale sanitario unitamente alle nuove attività attribuite all'Usl a seguito della pandemia. Le scelte aziendali in materia di esternalizzazioni saranno quindi frutto di approfondite valutazioni basate in primo luogo sulla corretta erogazione dei Lea".
   

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