Valle d'Aosta

Commercio: esenzione tassa dehors, respinta risoluzione

Con 19 astensioni e 13 voti a favore

Redazione Ansa

Con 19 voti di astensione e 13 a favore il Consiglio Valle ha respinto una risoluzione - presentata dai gruppi Forza Italia e Lega Vallée d'Aoste - per le esenzioni del pagamento dei canoni per l'occupazione del suolo pubblico.
    "A seguito della pandemia - ha detto il capogruppo di Forza Italia, Pierluigi Marquis - le attività commerciali e di somministrazione di cibi e bevande versano in una particolare condizione di criticità economica e, per rispettare le prescrizioni per il contrasto del virus, molti locali hanno dovuto concentrare la loro attività soprattutto all'esterno.
    Ciononostante l'Amministrazione regionale e il Comune di Aosta hanno deciso di rispristinare l'onere contributivo per l'occupazione del suolo pubblico". La risoluzione chiedeva quindi alla Giunta regionale di "impegnarsi per promuovere un'azione di sensibilizzazione dei Comuni valdostani finalizzata a valutare la proroga, per l'anno corrente delle esenzioni dal pagamento dei canoni, prevedendo il ristoro da parte della Regione per i mancati introiti comunali oppure, in subordine, l'introduzione di specifiche riduzioni dell'onere contributivo conseguente all'utilizzo del suolo pubblico". Andrea Manfrin (Lega VdA) ha aggiunto: "La Valle d'Aosta è la seconda regione, dopo il Lazio, ad avere maggiormente patito il periodo di pandemia che ha provocato la chiusura di 51 bar ed è essenziale intervenire per cercare di portare soluzioni concrete ed omogenee che riguardino, non solo il comune di Aosta ma tutto il territorio regionale".
    L'assessore al bilancio, Carlo Marzi, ha ricordato che "la legge Omnibus ha dato la possibilità di procrastinare di oltre 210 giorni le deroghe rispetto alle iniziative poste in essere per aumentare le superfici di reddito da parte delle attività, trasformando in atto concreto l'attenzione dell'Amministrazione regionale verso il mondo dell'imprenditoria". Inoltre "il canone di utilizzo del suolo e la Cosap sono regolamentati da ogni singolo Comune, la Regione ha definito il suo rapporto rispetto agli enti locali, non in termini di imposizione ma di rispetto, permettendo loro di operare come ritengono nella gestione delle proprie entrate". Infine, "per il 2020-21, lo Stato ha dato la possibilità di non pagare il canone per l'occupazione di suolo pubblico, ma ha anche supportato i Comuni attraverso il trasferimento di fondi dedicati pari a 2 milioni di euro; la Regione non può sostenere questo tipo di interventi nei confronti dei Comuni allo stato attuale, ma comunque anche la trattazione di questo tema dovrebbe essere inserito in un confronto paritario tra Regione e Comuni e non con una regia autoritaria imposta agli enti locali".
   

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