Valle d'Aosta

Giorno ricordo: Lavevaz, lasciare da parte strumentalizzazioni

"Trovo rivoltante ogni tentativo di equiparare shoah e foibe"

Redazione Ansa

"Sono passati quasi vent'anni dalla prima celebrazione del Giorno del Ricordo e credo sia ormai tempo di lasciare da parte le strumentalizzazioni politiche che purtroppo ancora caratterizzano questa commemorazione. Noi valdostani sappiamo quanto possa essere articolato e complesso il sentimento di appartenenza, così come il legame a una terra: il Giorno del Ricordo ci invita ad abbracciare questa complessità, senza cedere a semplificazioni e rispettando le storie del nostro passato". Lo ha detto il presidente della Regione Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, intervenendo in aula durante il dibattito sul Giorno del ricordo.
    "Oggi commemoriamo - ha aggiunto - un momento doloroso della storia italiana: doloroso per le popolazioni, per le singole vittime e per le loro famiglie. Per questo è indispensabile evitare dibattiti che sono fuori dal tempo e fanno torto proprio alle persone uccise e gettate nelle foibe e ai profughi giuliano-dalmati che non furono di destra o di sinistra, ma purtroppo le ennesime vittime dei nazionalismi che hanno dilaniato il Mondo nel secolo scorso".
    "Trovo rivoltante - prosegue Lavevaz - ogni tentativo di equiparare shoah e foibe a cui assistiamo ancora oggi, come se un orrore possa essere paragonato ad un altro. Questo dobbiamo fare oggi: ricordare e far capire, soprattutto alle giovani generazioni, in un momento in cui non così lontano da noi si alzano ancora venti di guerra e di invasioni che credevamo di aver lasciato al passato. Dobbiamo evitare l'oblio e la strumentalizzazione e diffondere la conoscenza, unico antidoto contro i negazionismi".
   

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