Valle d'Aosta

Giorno memoria: Bertin, momento per portare consapevolezza

Assemblea ricorda Shoah e leggi razziali

Redazione Ansa

"Il ricordo dell'Olocausto, delle leggi razziali italiane" non deve "essere una commemorazione fine a sé stessa. La memoria - ha detto il presidente dell'Assemblea valdostana, Alberto Bertin, in occasione del Giorno della memoria - deve generare consapevolezza: è quindi importante continuare a studiare e confrontarsi per capire gli eventi storici che hanno portato a questi tragici eventi di orrore e lucida follia".
    Secondo il consigliere Andrea Padovani (Fp-Pd) "è necessario rialzare la voce contro vecchi e nuovi fascismi. Abbiamo il dovere della memoria e il compito morale di trasmetterlo alle giovani generazioni" mentre per Albert Chatrian (Av-Vdau) "non dobbiamo mai dimenticare questo momento drammatico del nostro passato, come valdostani, italiani ed europei, perché eventi simili non possano più ripetersi".
    Occorre ricordare "chi ha messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati e combattere gli oppressori", ha detto Mauro Baccega (Gm). Per Marco Carrel (Pla) "il compito più arduo comincia ora: le nuove generazioni non potranno vivere tutto questo e devono capire che tutto questo è successo realmente".
    "Bisogna vigilare e opporsi alle nuove discriminazioni - etniche, religiose, di orientamento sessuale e politico - con la memoria di quello che è stato, senza girarsi dall'altra parte", ha detto Chiara Minelli (Pcp). Secondo Nicoletta Spelgatti (Lega) "se vogliamo evitare che all'interno della società nascano il razzismo e l'intolleranza, dobbiamo però disegnare una società equa e dare gli strumenti per creare una vera integrazione".
    Per Aurelio Marguerettaz (Uv) "la non umanità, la disumanizzazione del popolo ebreo ne ha giustificato la sopraffazione". "Almeno una volta all'anno - ha sottolineato Carlo Marzi (Sa) - è importante ricordare il male, perché il male è profondamente umano, così come diventa profondamente razionale per perpetrarsi".
    Secondo l'assessore Luciano Caveri, intervenuto a nome del governo regionale, "è importante parlare ai giovani, portarli ad Auschwitz, perché è lì che si trova la drammaticità: il ricordo va mantenuto saldo, anche in Valle d'Aosta che è Medaglia d'oro della Resistenza". 
   

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