Valle d'Aosta

Idrogeno: E. Guichardaz-Minelli, proposta legge è presa in giro

'Dannoso mettere in discussione i 110 mln per elettrificazione"

Redazione Ansa

"E' in buona sostanza una presa in giro dei cittadini valdostani" la proposta di legge, passata in quarta commissione, che contiene disposizioni per l'utilizzo della trazione a idrogeno per una ferrovia moderna e un efficiente sistema di trasporto ecosostenibile. Lo sostengono Erika Guichardaz e Chiara Minelli, consigliere regionali di Pcp, che anticipano il loro voto contrario.
    "E' paradossale - scrivono in una nota - visto che, proprio sulla base della legge regionale 22/2016 e dell'azione costante degli anni successivi, nell'aprile 2021 l'elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta è stata inserito fra i progetti finanziati dal Pnrr con una dotazione finanziaria di 110 milioni di euro.
    Pensare ora di rimettere in discussione tale importante risultato è una azione dannosa per la comunità valdostana".
    Le due consigliere sottolineano che "la legge 22/2016 è nata da una iniziativa popolare sottoscritta da oltre 7.000 elettori, è stata votata all' unanimità dal Consiglio regionale ed ha come punto qualificante proprio l'elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea-Aosta. La Pl approvata in commissione modifica quella legge senza offrire alcuna reale prospettiva, visto che in Italia non esiste attualmente nessuna linea ferroviaria funzionante ad idrogeno. Si tratta di bloccare un investimento sicuro e definito nel tempo per tenere la Valle d'Aosta ancora per decenni in una situazione in cui si usano treni a trazione diesel che inquinano e costano di più. La Pl non ha neppure copertura finanziaria per lo studio che ci si propone di realizzare e i 60 giorni di tempo indicati nell'articolato non sono certo sufficienti realizzare tale studio".

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