Valle d'Aosta

Regione: Autonomisti contro Minelli, dimissioni inopportune

Marguerettaz, portato avanti azioni in maniera integralista

Redazione Ansa

"La collega Minelli ha interpretato in maniera autentica il pensiero di coloro che l'hanno votata, portando avanti in modo integralista le sue azioni senza tenere conto della comunità valdostana nella sua interezza, come nel caso delle discariche o del collegamento di Cime Bianche". Lo ha detto Aurelio Marguerettaz, capogruppo dell'Union valdotaine, intervenuto al dibattito sulle dimissioni dell'assessora Chiara Minelli.
    "In questi mesi abbiamo discusso di argomenti - ha aggiunto - che avranno ricadute soltanto tra diversi anni: parliamo della riapertura dell'Aosta/Pré-Saint-Didier pur trovandoci in una situazione emergenziale, di crisi, con persone che non sanno come arrivare a fine mese. Il mio giudizio come Assessore è negativo: ha interpretato il suo ruolo come delega, senza confrontarsi con le Commissioni, col Consiglio, con la maggioranza. Si è Assessori della Valle d'Aosta, non dei Comitati".
    Per Albert Chatrian, capogruppo di Alliance valdotaine-Stella alpina, "non è il momento delle dimissioni, delle rinunce, né dei primi della classe, è il momento di avere ben chiare le priorità e trovare soluzioni, facendo funzionare al meglio la macchina pubblica e restando coi piedi per terra". "La politica - ha aggiunto -implica mediazione, avere la voglia di dialogare con gli altri, senza arroccarsi sulle proprie posizioni. La collega Minelli in questi mesi si è impegnata molto, ma talvolta ha dato l'impressione di tendere a scaricare sugli altri le responsabilità scomode e a voler prendere tempo, rinviando le decisioni più delicate. Sono atteggiamenti che chi governa in questo momento storico non può permettersi".
    Il capogruppo di VdA Unie, Corrado Jordan, guidica "negativamente i tempi e i modi delle dimissioni: fare parte di una maggioranza, soprattutto se eterogenea, comporta necessariamente una mediazione, e non ci si dimette se non si è d'accordo, soprattutto non lo si fa senza confrontarsi con i gruppi della propria stessa maggioranza. Non si può essere allo stesso tempo forza di lotta e forza di governo. Occorre essere sinceri e riconosco all'Assessora Minelli lo studio e la tenacia nella gestione dei dossier, ma avrebbe dovuto confrontarsi con maggiore fiducia con gli altri gruppi consiliari, senza troppi dogmi precostituiti".
   

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