Valle d'Aosta

Covid: stop rate mutui agevolati Finaosta, approvata legge

Marzi, al lavoro su norma per posizioni credito deteriorato

Redazione Ansa

Il Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha approvato all'unanimità il disegno di legge di modifica della norma regionale 5/2021 sulla sospensione della quota capitale delle rate di mutui agevolati previsti da leggi regionali a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese, in relazione all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
    Presentato dalla Giunta regionale, il provvedimento si compone di tre articoli ed estende la sospensione ai titolari dei mutui erogati per l'acquisto o la ristrutturazione di un immobile aziendale o per l'acquisto di partecipazioni nella società proprietaria dell'immobile aziendale o che gestisce l'azienda di cui l'immobile fa parte, nel caso in cui la riduzione del volume d'affari sia imputabile al soggetto non mutuatario proprietario dell'immobile aziendale o che gestisce l'azienda di cui l'immobile fa parte, a prescindere da ogni relazione esistente tra i medesimi soggetti.
    "Questa legge - ha commentato l'assessore alle finanze, Carlo Marzi - mantiene il principio di partenza per dare la possibilità di accedere alla moratoria delle rate dei mutui presso Finaosta: stiamo parlando di 791 milioni di euro. Già con la prima legge siamo intervenuti sul 98% delle società (oltre 9.500), ora interveniamo su circa un terzo di quel 2% di soggetti in prima istanza esclusi, coloro che hanno il pagamento delle rate in ritardo ma non ancora impagate. Stiamo ora lavorando ad una legge dedicata alle posizioni a credito deteriorato con rate impagate, escluse dalla moratoria, per dare possibilità a Finaosta, nel pieno rispetto dei vincoli che deve rispettare come soggetto vigilato da Banca d'Italia, di proporre un piano di rientro e moratoria ad ogni singola attività o privato titolari di una pratica di credito deteriorato che, ahimè, sono in difficoltà: è necessario in un momento tanto difficile. Nella seconda parte dell'anno, la volontà è di intervenire su una normativa dedicata ad un approccio di credito attivo".
    Stefano Aggravi (Lega Vda) ha detto: "Ci sono delle situazioni che meritano un'attenzione in più in questo momento perché si tratta di aziende che erano già in difficoltà prima e che, con la pandemia, hanno visto precipitare la loro condizione: in questo senso voglio sollecitare l'Assessore per fare un intervento di gestione attiva del credito, perché bisognerà consentire di ripartire nelle migliori condizioni. Una gestione attiva e rapida, ma soprattutto in prospettiva, perché la sospensione delle rate dà ossigeno ma rischia di toglierlo nel futuro".
    Marco Carrel (Pour l'Autonomie) ha dichiarato che il provvedimento "va nella direzione da noi auspicata anche con ordini del giorno da noi presentati, per cercare di ampliare il più possibile la platea di imprese che usufruiscono di questi mutui. È una misura pro-tempore che non risolve le situazioni e non include tutti: chi rimane fuori non deve essere lasciato solo, perché dopo un periodo così difficile c'è realmente bisogno di un intervento da parte nostra".
    Per Albert Chatrian (Av-Stella alpina) si tratta di "un disegno di legge importante: è un ulteriore tassello per dare una risposta mirata a una parte di aziende in difficoltà. È fondamentale non lasciare solo nessuno, entrare nel singolo dettaglio di ogni azienda per aiutare tutti a uscire dal guado" mentre Renzo Testolin (Uv) ha sottolineato: "E' un provvedimento importante, che può considerarsi un primo tassello, un provvedimento ponte a cui dovrà però farne seguito uno più puntuale e concreto, per dare davvero delle prospettive e un supporto di medio lungo periodo alle nostre aziende.
    Un'ulteriore legge in grado di dare nuove opportunità e strumenti operativi di ristrutturazione del debito e di sostegno finanziario alle aziende; è un provvedimento sul quale si sta già lavorando e che troverà probabilmente prime risposte a partire dalla norma in allestimento in merito ai ristori alle aziende". 

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