(ANSA) - AOSTA, 24 MAR - "Se non fosse stata introdotta
questa limitazione, una libertà totale di movimento avrebbe
creato uno spostamento di massa dei villeggianti: non è una
misura contro di loro, ma per cercare di averli di nuovo in
Valle d'Aosta in una situazione di non vulnerabilità e di
maggiore sicurezza". Lo ha detto il presidente della Regione
Valle d'Aosta, Erik Lavevaz, rispondendo ad un'interrogazione a
risposta immediata della lega Vda.
"In questi giorni - ha aggiunto - i casi di positività sono
aumentati esponenzialmente, dovuti essenzialmente alla
diffusione della cosiddetta variante inglese del virus: la nuova
classificazione della Regione in zona arancione, le proiezioni
del contagio e le preoccupazioni relative al sistema sanitario
hanno quindi suggerito di adottare, temporaneamente, delle
misure per appiattire la curva di crescita del contagio, anche
per non gravare sul sistema sanitario e in particolare
sull'ospedale regionale, per di più in una fase in cui tutti gli
sforzi dovrebbero essere invece concentrati sulla vaccinazione
dei valdostani".
"Prima di attuare delle misure più stringenti di quelle
nazionali - ha replicato il consigliere Dino Planaz -
bisognerebbe verificarne l'efficacia. Oggi abbiamo dei metodi
per poter lasciare più libertà di movimento: i tamponi si
possono effettuare in modo rapido, ci sono i vaccini che
speriamo siano efficaci. Quando ci assumiamo la responsabilità
di imporre restrizioni, dovremmo essere in grado di dare
risposte a chi non può esercitare la proprietà o il proprio
lavoro". (ANSA).
Covid: Lavevaz, stop seconde case non è contro villeggianti
"Obiettivo è appiattire la curva del contagio"