Valle d'Aosta

Covid: Lavevaz, dove possibile derogato a norme nazionali

"Sconsiglio iniziative di disobbedienza civile"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 10 FEB - "Dove possibile abbiamo attuato delle iniziative per venire incontro alle peculiarità del nostro territorio in deroga alle norme nazionali: così è stato per gli spostamenti sul territorio regionale, per la possibilità di utilizzare i servizi situati in comuni vicini e per quanto riguarda l'attività professionale di personal trainer esercitata con un rapporto uno a uno". Lo ha detto il presidente della Regione, Erik Lavevaz, rispondendo in aula ad un'interrogazione a risposta immediata sulla proroga dell'apertura di bar e ristoranti presentata da Andrea Manfrin (Lega Vda).
    "A detta del Comitato tecnico scientifico - ha aggiunto - la somministrazione serale di bar e ristoranti è uno degli aspetti più delicati nella gestione pandemica. La questione è duplice: da un lato, occorre restare in zona gialla, o meglio cercare di andare in zona bianca, per evitare nuove chiusure e permettere nuove aperture, come quella degli impianti di sci; dall'altra, dobbiamo muoverci nell'ambito di un quadro normativo che non consente grandi possibilità di movimento". In conclusione "il Governo regionale è assolutamente sensibile e sensibilizzato a questa problematica, che abbiamo posto in tutte le sedi possibili, in particolare nella Conferenza Stato-Regioni". In merityo alla protesta organizzata per questa sera da alcuni ristoratori, Lavevaz ha sottolineato: "Sconsiglio iniziative di disobbedienza civile perché poi le conseguenze sono difficilmente controllabili. Le forze dell'ordine devono fare il loro lavoro e non si può pretendere che il Presidente della Regione, nelle sue competenze prefettizie, non applichi le norme in vigore".
    "Nessuno chiede al Presidente - ha replicato Manfrin - di disapplicare le norme. Chiediamo ulteriore coraggio andando a disciplinare anche l'apertura delle attività di somministrazione richiamando il benessere economico e sociale. Se ci fosse questo coraggio non potremmo che riconoscerlo". (ANSA).
   

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