Valle d'Aosta

Violenza donne: riunione monotematica Quinta commissione

E. Guichardaz, 'non abbassare guardia ma rafforzare lotta'

Redazione Ansa

   In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne la quinta commissione consiliare 'Servizi sociali' si è riunita oggi in una seduta monotematica per l'analisi della situazione regionale attraverso l'audizione dell'assessore alla sanità Roberto Barmasse, del coordinatore del Dipartimento delle politiche sociali, Gabriella Furfaro, e della coordinatrice del Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, Nadia Chenal.
    Secondo la presidente Erika Guichardaz (Pcp) "il tema della violenza sulle donne è sempre importante, data la sua gravità, ma purtroppo l'emergenza Covid-19 lo ha reso ancora più critico, con ricadute significative sulle abitudini di vita e sulle dinamiche relazionali".
    In base ai dati forniti dall'assessore Barmasse nel periodo gennaio-settembre 2020, il Centro donne contro la violenza si è occupato di 47 casi (nel 2019 erano stati 31 e 34 nel 2018); nello stesso arco temporale, la Casa rifugio del servizio Arcolaio ha accolto 8 casi di donne sole o con figli minori (nel 2019 gli accessi erano stati 15 e 29 nel 2018).
    L'assessore ha anticipato che è in fase di predisposizione il Piano triennale degli interventi 2021-2023. "Le strutture - ha aggiunto - sono anche al lavoro su diversi progetti specifici, dalla promozione dell'autonomia delle donne, all'implementazione dello sportello psicologico e dello spazio dedicato ai minori".
    "Un'importante occasione di confronto per le istituzioni è il Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, che comprende, al suo interno, anche due rappresentanti del Consiglio regionale - conclude la presidente Guichardaz -. Non bisogna abbassare la guardia, anzi, bisogna rafforzare la lotta contro la violenza sulle donne, sensibilizzando la nostra comunità in un'ottica di prevenzione e per portare a un reale cambiamento a livello culturale".
    La Valle d'Aosta ha una norma regionale che riconosce in ogni forma di violenza di genere una violazione dei diritti umani, dell'integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona. 

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