Valle d'Aosta

Covid: Pour l'Autonomie, non creare inutili debiti

Baccega, istituire commissione per nuove misure di sostegno

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 18 NOV - "Non possiamo permettere che le imprese che abbiano ricevuto un contributo a fondo perduto e siano costrette a chiudere si ritrovino a essere debitrici della Regione". E' la posizione del gruppo consiliare Pour l'Autonomie riguardo alla legge 8/2020 che prevede l'impegno di non cessare l'attività entro un anno per le aziende che sono destinatarie di contributi a fondo perso legati all'emergenza sanitaria, pena l'obbligo di restituire i contributi ricevuti.
    "Si tratta di aziende - osserva il Consigliere Mauro Baccega - che nonostante le difficoltà hanno voluto crederci e si sono impegnate a rispettare i protocolli e ad adeguare le proprie strutture, ma che oggi non riescono a far fronte a questa nuova crisi. In molti casi i ricavi di questo periodo sono bassissimi, e per altri ci si ritrova in categorie che sono escluse dal "Decreto ristori". La chiusura di un'attività comporta molte spese, dagli stipendi arretrati al Tfr, fino a quelle di affitto e fornitori ancora in sospeso. Molte aziende diventeranno inevitabilmente debitrici della Regione: debitrici di cosa? Della mancata restituzione di un contributo a fondo perso.
    Rischiamo di indirizzarli verso l'usura e prestiti personali che non potranno onorare".
    "La seconda ondata dell'epidemia è stata più invasiva, aggressiva e rapida rispetto a quella di febbraio - conclude Baccega - mettendo ulteriormente in difficoltà il sistema economico e colpendo anche i giovani. Non possiamo non cogliere il grido d'allarme che viene dalle associazioni di categoria e dalla nota congiunturale presentata dalla Banca d'Italia.
    Chiediamo di istituire una commissione di lavoro per predisporre nuove misure a sostegno delle imprese, soprattutto per pianificare gli investimenti per la ripresa" (ANSA).
   

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