Valle d'Aosta

Sociale: Pulz,assessore e Usl si scusino con famiglia Gignod

Dopo che Tar ha annullato progetto su bambino disabile

Redazione Ansa

"Siamo all'epilogo di una lunga e dolorosa storia che ha visto agire le istituzioni in contrasto e in aperto e ingiustificato conflitto nei confronti di una famiglia valdostana che chiedeva semplicemente che venissero rispettati i diritti del suo bambino, affetto da una grave e rara malattia disabilitante. Chissà che l'Assessore alla sanità, insieme all'azienda Usl su cui non ha vigilato con la dovuta competenza e sensibilità, sappiano anche dare le doverose spiegazioni sull'accaduto e scusarsi con questa famiglia". Lo dichiara la consigliera Daria Pulz (Adu) commentando l'intervento del Tar che ha dichiarato nullo il "Progetto di vita" presentato dalla Regione per il bambino di una famiglia di Gignod che convive con una grave forma di disabilità.
    "A difesa dei genitori - continua - è dovuto intervenire persino il Tribunale dei minori che ha rigettato le accuse messe incredibilmente in campo dall'Usl. Definire la vicenda kafkiana rende poco l'idea del dramma che ha sofferto tutta la famiglia che da anni, grazie anche alla collaborazione della sorellina, accudisce il bambino con tutti i mezzi che ha a disposizione.
    Apprendiamo con soddisfazione che, per la seconda volta, il Tar della Valle d'Aosta ha riconosciuto le ragioni della famiglia di Gignod, dichiarando nullo il 'Progetto di vita' presentato dalla Regione e condannando quest'ultima al pagamento di 5.000 euro di spese, nonché alla riformulazione del Progetto stesso in maniera più adatta ai bisogni socio-sanitari del bambino per garantirgli una vita il più possibile sana e serena, nel rispetto dei suoi diritti fondamentali".
   

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