Valle d'Aosta

Coronavirus: 25 consiglieri regionali, misure poco efficaci

Maggioranza e opposizione. "Battaglia si vince sul territorio"

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 08 APR - "Dopo quasi un mese di quarantena, siamo la prima Regione in Italia per numero di contagi, 6 ogni 1000 abitanti, e la seconda come numero di decessi. I dati ci dicono in modo inequivocabile che le misure di contenimento finora utilizzate non sono sufficienti e che si sono rivelate poco efficaci". Lo scrivono, in una lettera inviata al presidente della Regione, Renzo Testolin, e all'assessore alla sanità, Mauro Baccega, 25 consiglieri regionali di minoranza ma anche di maggioranza (Alliance valdotaine, Stella alpina e Rete civica). "Fino ad oggi, specialmente nelle realtà territoriali, sono stati adottati provvedimenti goccia a goccia - si legge - cercando di risolvere i vari problemi man mano che si sono presentati, rincorrendo emotivamente la quotidianità, senza avere però una visione e un piano d'azione".
    I 25 consiglieri regionali sollecitano "azioni che garantiscano la salute e la sicurezza", "convinti che la battaglia contro il coronavirus si vincerà sul territorio, ancor prima che negli ospedali". Nella lettera sono elencate alcune richieste, tra cui: garantire Dpi e mascherine a tutti sanitari e parasanitari; effettuare uno screening, tramite tamponi ed indagini sierologiche, a tutto il personale sanitario, estendendolo, poi, in tempi rapidi, anche alle forze dell'ordine ed a tutte le categorie di lavoratori che in questo momento sono a contatto con il pubblico, compresi coloro che svolgono le consegne a domicilio; effettuare tamponi domiciliari a tutte le persone che chiamano il medico lamentando i sintomi nonché anche ai conviventi, anche se asintomatici; provvedere affinché ai soggetti positivi, ai quali non sia possibile garantire l'isolamento in condizioni di sicurezza presso il proprio domicilio, sia assicurata la possibilità di essere ospitati in alberghi e strutture ad hoc, per interrompere la catena del contagio.
    "Queste azioni, insieme ad altre, possono essere effettuate in tempi rapidi - concludono - da un Commissario Straordinario che, inoltre, si occupi del coordinamento di tutte le parti che intervengono nella gestione di questa epidemia. Siamo davanti ad un'emergenza sanitaria che durerà ancora diversi mesi: ribadiamo la necessità improrogabile di cambiare passo". (ANSA).
   

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