Valle d'Aosta

Coronavirus:Rini,rammarico per polemica su mie dichiarazioni

'Ho rappresentato situazione drammatica'

Redazione Ansa

   "Prendo atto con profondo rammarico della polemica che alcuni gruppi consiliari hanno voluto sollevare in merito alle mie dichiarazioni in sede di Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome". Lo dichiara il presidente del Consiglio valle, Emily Rini, a seguito della nota inviata oggi, mercoledì 25 marzo 2020, dai gruppi Av, Uv, Sa, Rc-Ac e dal consigliere Barocco.
    "Ho già specificato il tenore del mio intervento alla Conferenza dei Presidenti - aggiunge la presidente Rini -: con i miei colleghi delle altre Regioni ci siamo confrontati sull'emergenza sanitaria in atto e ritengo che sia mio dovere rappresentare la nostra situazione nei tavoli istituzionali a cui partecipo. Una situazione che è drammatica e non sono io a dirlo ma sono i numeri impressionanti che ogni giorno il bollettino regionale dell'Unità di crisi ci consegna. Fa specie, quindi, che si stupisca chi invece dovrebbe avere ben presente la gravità della situazione perché la gestisce".

   "Non credo che siano le mie parole dette in Conferenza dei presidenti - dichiara Rini - ad allarmare la popolazione: sono piuttosto i comunicati scomposti di alcune forze politiche a innalzare il livello di allarme, di disorientamento e di sfiducia nei confronti di una classe politica che utilizza ogni mezzo per alzare il livello di tensione. Da qui il mio grande dispiacere, perché in questo momento la nostra comunità avrebbe bisogno di tutto tranne che di battibecchi tra i politici. E sono personalmente basita nel constatare che quello che resta della maggioranza passi il suo tempo ad attaccare me e le mie dichiarazioni - di cui come sempre mi assumo la responsabilità - invece di cambiare marcia nella gestione dell'emergenza".

   "È forse un male confrontarsi con le altre Regioni e chiedere aiuto a chi si è reso disponibile a darlo?", si chiede la presidente Rini, e conclude: "La mancata condivisione con l'Unità di crisi deriva proprio da chi ha disatteso un voto unanime della capigruppo che chiedeva il coinvolgimento del presidente del Consiglio".
   

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