Valle d'Aosta

Rini, divulgazione email viola diritti

'Emerge quadro inquietante che mina fiducia tra le persone'

Redazione Ansa

Dalla divulgazione dello scambio di email tra la presidente della prima commissione regionale, Patrizia Morelli, ed Elio Riccarand, esponente di Rete civica, riguardo all'andamento dei lavori della commissione sulla riforma elettorale emerge "anche un quadro abbastanza inquietante che mina la fiducia tra le persone: inviare ai giornali i contenuti della corrispondenza privata tra esponenti politici con il fine di gettare discredito non fa altro che infangare la politica tutta e con essa le Istituzioni, peraltro andando contro un diritto inviolabile sancito dalla Costituzione stessa, che è quello della segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione". Lo ha detto la presidente del Consiglio regionale, Emily Rini, nelle comunicazioni in apertura dell'assemblea, denunciando "l'indebita ingerenza nell'ambito dello svolgimento dei lavori della Commissione". "La politica - ha aggiunto - deve essere proficua sintesi tra le diverse posizioni nell'interesse esclusivo dei cittadini: ognuno, nel proprio ruolo, deve fare il suo, ma sempre nel rispetto dell'altrui lavoro".

Critiche si sono levate dall'opposizione nel lungo dibattito in Consiglio Valle sulla diffusione dello scambio di email tra la presidente della prima commissione Patrizia Morelli (Av) ed Elio Riccarand, dirigente di Rete civica. "Siamo di fronte ad un fatto chiaro: una persona al di fuori del Consiglio dà ordini ad un Consigliere di maggioranza, il quale esplicitamente conferma che tutto sarà fatto secondo gli accordi e che non ha nessuna importanza quello che dirà il professore che sarà audito in Commissione", ha denunciato Nicoletta Spelgatti (Lega). Secondo Claudio Restano (Misto) "il contenuto di queste mail è irriverente nei confronti della collega Pulz e del Consiglio: gli ideali vengono completamente sacrificati, rimproverando i Consiglieri per aver fatto il loro mestiere". La stessa consigliera Daria Pulz (Adu-Vda) ha evidenziato che la vicenda "è motivo di tristezza nonché un atto di violenza, perché qualcuno ha sporcato il mio intento collaborativo senza retro-pensieri, che è il mio modo di agire". Elso Gerandin (Mouv') ha ringraziato la presidente Rini "che ha voluto denunciare l'ingerenza e la collega Pulz per aver chiesto l'audizione del professor Pallante". Dall'opposizione sono intervenuti per Rete civica Chiara Minelli ("non parlerei di ingerenze, bensì di opinioni di cui in una corrispondenza privata risponde chi le ha formulate") e Alberto Bertin ("una vicenda surreale: una comunicazione privata e che tale doveva rimanere. Tutti riceviamo comunicazioni via mail di diverso tipo, e nessuno si fa condizionare da mail: anche questo caso lo ha dimostrato") e Flavio Peinetti, dell'Uv ("ciò che sarà meglio per la Valle d'Aosta, tra le tante suggestioni, emergerà dal dibattito in prima Commissione. Non ci sono scadenze e, per quanto mi riguarda, nemmeno condizionamenti esterni").
   

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