Valle d'Aosta

Nove interdittive antimafia Vda da 2015

Morelli, 'economia legata a turismo e protezione frane'

Redazione Ansa

Sono nove le interdittive antimafia emesse dalla questura in Valle d'Aosta a partire dal 2015. Lo ha spiegato il questore di Aosta, Ivo Morelli, dopo l'audizione, durata circa mezz'ora, nella prima Commissione del Consiglio Valle 'Istituzioni e autonomia', che si occupa delle infiltrazioni della criminalità organizzata.

 "Sei interdittive - ha detto Morelli - riguardano società che trattano movimento terra ed edilizia. Tre" sono scaturite "alla luce anche dell'inserimento di truffe ai danni dello Stato ed altre due fattispecie di reato, negli ultimi tre anni: 2017, 2018 e 2019". Un numero proporzionato "al fenomeno. Il livello economico della Valle è legato molto, credo, in questo momento, ad attività sia turistiche che di movimento terra, perché l'idea di frane, l'idea di risistemazioni di grandi strutture pubbliche renderanno necessario affrontare lavori, e anche con impegni economici di un certo tipo. Quindi il rispetto delle regole è fondamentale".

"Stiamo lavorando tanto - ha sottolineato il questore - sul verificare le interdittive antimafia, nello stare attenti a non affidare lavori parcellizzando l'impegno economico iniziale, per evitare di fare una gara pubblica. Questo dà ulteriori garanzie, e affidarsi alle società controllate, filtrate, attraverso le nostre interdittive: quelle non interdette potranno accedere alla White List".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it