Valle d'Aosta

Energia: M5s vda, futuro Cva non è Iren

'Cva annegherebbe nella stessa debolezza'

Redazione Ansa

(ANSA) - AOSTA, 28 NOV - "Nel mondo aziendale di oggi non è certo necessario scambiarsi quote societarie per collaborare in modo positivo a strategie comuni di difesa sul mercato e di crescita. A questa opportunità, il M5S guarda con diverso atteggiamento, ricordando a Iren che le società 50-50 non funzionano, a meno che qualcuno pensi che il suo 50% valga più di quello dei valdostani". Così il gruppo regionale del M5s sull'interessamento della multi utility del Nord Ovest Iren nei confronti della Cva, società idroelettrica della Regione Valle d'Aosta. "Il turismo del Ponente Ligure e il Porto di Genova 'messi a terra' dalla crisi strutturale del sistema autostradale, - si legge nel comunicato del M5s - dall'incuria e dagli effetti del cambiamento climatico: è questo l'esempio che la Valle d'Aosta vorrebbe seguire privatizzando, certo solo parzialmente, una risorsa di vitale importanza come la Cva? Oppure seguire la strada di Iren, società creata e poi quotata in borsa sperando di superare le paralizzanti ingerenze della politica, persino nell'assunzione di dirigenti? Quella Iren che ora, accortasi dell'impossibilità di reggere la competizione anche sul solo mercato italiano dell'energia per troppe attività, troppi territori e poca 'benzina', si aggrappa ripetutamente e disperatamente alla Cva?". Secondo il gruppo consiliare "se accettasse di frequentare quella corte, Cva annegherebbe nella stessa debolezza. Peccato che Cva, rapinata dai suoi stessi padri, sia priva delle risorse finanziarie che le permetterebbero di cogliere l'opportunità per acquisire le attività rinnovabili di Iren. La Valle d'Aosta non può in ogni caso essere favorevole a vendere un organo vitale per il proprio corpo, qualunque possa essere il prezzo offerto".
    (ANSA).
   

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