Valle d'Aosta

No capigruppo a risoluzione M5S su Cva

Testo chiedeva di non rinnovare incarichi vertici

Redazione Ansa

La conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale della Valle d'Aosta ha respinto la richiesta del Movimento 5 stelle di inserire una risoluzione sulla Cva nell'ordine del giorno dell'assemblea, in corso oggi e domani.
    Lo ha comunicato il capogruppo del M5S Luciano Mossa, precisando che a favore, oltre a lui, si sono espressi Lega e Rete civica, contrari gli altri. Il testo chiedeva di "non rinnovare l'affidamento degli incarichi apicali del cda di Cva agli attuali amministratori" (in scadenza il 30 giugno) e di "affidare un'attività di controllo sostanziale delle poste di bilancio a esperti esterni all'entourage regionale e delle partecipate".

"Questa nostra iniziativa - spiegano i Consiglieri del M5S - aveva una sua urgenza: il 30 giugno prossimo, infatti, termina il mandato dell'attuale Consiglio di amministrazione di Cva e volevamo impegnare il Presidente della Regione a non rinnovare l'incarico all'attuale management, che ha reiteratamente e pubblicamente sostenuto la quotazione in borsa della società, tuttora sospeso e mentre il Consiglio regionale, unica autorità deputata a decidere sul futuro della Compagnia, stava ancora valutando le varie posizioni. Un comportamento che riteniamo particolarmente grave e deontologicamente poco corretto perché indirizzato a influenzare i processi decisionali da parte della proprietà".
"Inoltre - aggiungono i consiglieri Mossa, Vesan, Nasso e Russo - con la risoluzione chiedevamo anche di rinviare l'approvazione del bilancio 2018 della società e di affidare l'attività di controllo sostanziale delle poste di bilancio a esperti esterni all'entourage regionale e delle società partecipate. Infine, volevamo sospendere gli effetti dell'esclusione di Cva dalla legge regionale 20/2016 in materia di rafforzamento dei principi di trasparenza, contenimento dei costi e razionalizzazione della spesa nella gestione delle società partecipate dalla Regione, fino al mantenimento dell'intero capitale sociale nelle mani pubbliche. Spiace che non si sia voluto affrontare oggi questo tema in Consiglio: ancora una volta dobbiamo prendere atto che, malgrado tante belle parole, il percorso di fatto è già stato deciso e che non c'è nessuna volontà di cambiamento".
   

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