Valle d'Aosta

Celebrata Festa Valle d'Aosta

Fosson, mettiamo a frutto identità. Rini, patrimonio unico

Redazione Ansa

Il ruolo degli enti locali, il rafforzamento delle istituzioni regionali nate dallo Statuto speciale e le sfide future dell'autonomia: questi alcuni dei temi centrali della Festa della Valle d'Aosta, celebrata domenica 24 febbraio a palazzo regionale, in occasione del 73/o anniversario dell'Autonomia e del 71° anniversario dello Statuto speciale. "Lavoriamo per mettere a frutto la forza della nostra identità, - ha detto il presidente della Regione, Antonio Fosson, durante il suo intervento alla cerimonia - in particolare nelle relazioni con le comunità francofone, ma anche promuovendo le nostre eccellenze turistiche, culturali e produttive".

Secondo la presidente del Consiglio Valle, Emily Rini, "la Valle d'Aosta è volontà di esistere in quanto comunità autonoma con un patrimonio identitario unico nel suo genere, che si è forgiato attraverso i secoli e che ha dato luogo a una elaborazione culturale e civile tutta sua". Il presidente del Consiglio permanente degli enti locali, Franco Manes ha chiesto "norme certe e semplificate, che ci orientino nel nostro agire di tutti i giorni": "Abbiamo bisogno - ha spiegato - di certezze e di continuità di riferimenti: deve essere chiaro chi fa che cosa e con quali risorse, quale cornice giuridica sia la più corretta e come dobbiamo correttamente esplicitarla, tenendo conto che 73 Comuni su 74 hanno una popolazione inferiore ai 5mila abitanti".

Durante la cerimonia sono state consegnate le onorificenze di Amis et Amies de la Vallée d'Aoste (Paolo Cognetti, Adolfo Angeletti, Marta Cartabia, Valeria Montaldi, Giorgio Palmucci e Karel Vrijse) e di Chevalier de l'Autonomie (Renato Barbagallo, Renzino Cosson, Fulvio Creux, Simone Origone e Don Luigi Maquignaz).

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