Valle d'Aosta

Restano, no discriminazioni su francese

"Modifiche devono interessare tutto il personale"

Redazione Ansa

"Le prove concorsuali dell'accertamento della lingua devono coinvolgere tutto l'insieme del personale del sistema sanitario regionale.
    Circoscrivere e limitare alla sola categoria contrattuale della dirigenza medica la deroga sulle modalità della prova preventiva di accertamento del francese significa creare all'interno di un settore così delicato e complesso una palese discriminazione nei confronti di tutte le figure professionali che operano e opereranno nel sistema sanitario regionale. Si intravede a tal proposito un eventuale rischio di creare 'figli e figliastri', lavoratrici e lavoratori, siano essi dirigenti e non, di serie A e di serie B, in un comparto che per sua natura e missione non può permettersi di far coesistere al suo interno differenze basate su diverse modalità concorsuali". Lo sostiene il consigliere del gruppo Misto Claudio Restano in merito alla proposta di legge che contiene disposizioni in materia di accertamento della conoscenza della lingua francese per i dirigenti del ruolo sanitario, attualmente all'esame della seconda Commissione 'Affari generali'.
    "Riguardo alla modifica dell'articolo 42 della legge regionale 5/2000, nella parte che prevede l'accertamento della lingua francese per l'assunzione dei dirigenti medici, essa apparirebbe anche suggestiva sul piano politico, ma si ritiene in realtà che risponda più all'emotività legata a casi specifici e circoscritti e dall'eco mediatico del passato" aggiunge. "Sono disponibile a rivedere le norme che regolano le prove concorsuali dell'accertamento della lingua francese - conclude Restano - che dovranno però coinvolgere e interessare non solo un'unica tipologia professionale, ma tutto l'insieme del personale che opera all'interno del nostro sistema sanitario regionale".
   

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