Valle d'Aosta

Lega Vda, è ritorno vecchia politica

"Nuova maggioranza cercherà distruggere nostro lavoro"

Redazione Ansa

"Dopo aver assistito per settimane a teatrini imbarazzanti, i valdostani vedranno fra pochi giorni la nascita dell'ennesimo Governo. Con la più classica delle manovre di palazzo, le forze della vecchia e affamata politica, che in campagna elettorale si erano riempite la bocca con le parole 'futuro' e 'cambiamento' e che si erano separate tra violente accuse di clientelismo e di mala amministrazione, hanno placidamente trovato la quadra per una 'réunion' degna dei 'vecchi metodi' che molti di loro hanno duramente criticato". Lo scrive, in una nota, il gruppo Lega Vallée d'Aosta, in merito alla crisi politica regionale.
    "Il futuro Governo regionale, con una logica meramente spartitoria, cercherà di distruggere il lavoro - prosegue - che la Lega Vallée d'Aoste e i suoi alleati hanno fatto sinora. In questi mesi che ci hanno visto al Governo, abbiamo intrapreso un percorso per tentare di risollevare una Regione lasciata in ginocchio da chi ha impiegato il proprio tempo a spartirsi poltrone e prebende invece di occuparsi dei problemi. In questo percorso, fatto di lavoro costante e determinato, abbiamo portato a casa numerosi risultati fra i quali la chiusura del contenzioso fiscale con lo Stato, il rinnovo dei contratti per il pubblico impiego, le scelte sulla scuola polmone e il processo di risanamento del Casinò". "Non solo: il bilancio presentato avrebbe messo in atto una vera e propria inversione di tendenza, con una riduzione delle imposte che avrebbe permesso di alleggerire di molto il prelievo fiscale a carico dei contribuenti, arrivando a un risparmio di quasi il 60% sulle fasce di reddito più basse" si legge ancora.
    "Abbiamo cercato, in questi mesi, di portare avanti il mandato - conclude la Lega Vda - che, nelle urne, i cittadini ci avevano dato: portare nella nostra regione un cambiamento profondo nei metodi e nelle persone. Abbiamo continuato, nonostante i ripetuti attacchi subiti, a lavorare in silenzio, con grande senso di responsabilità, consapevoli del fatto che i cittadini fossero stufi di mere promesse elettorali e cercassero da noi risposte concrete. Ma la vecchia politica, che è riuscita a ricompattarsi contro di noi, non ci ha permesso di lavorare.
    Siamo fermamente convinti che il futuro Governo, unito unicamente da logiche spartitorie e non da un progetto politico comune, avrà vita breve. Siamo inoltre convinti che l'unica soluzione per uscire dalla nuova impasse che verrà a crearsi con l'ennesimo governo a 18 sia una sola: ridare la voce ai cittadini nelle urne".
   

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