Valle d'Aosta

Superare licenziamenti Casinò, ok risoluzione

Chatrian, situazione è drammatica

Redazione Ansa

"Dare indicazioni alla società, in persona dell'Amministratore unico, di superare la procedura di mobilità ex lege 223/1991, previo accordo sindacale validato da referendum che, sviluppando e modificando l'accordo del 27 ottobre 2015, in conformità con i principi del Piano di ristrutturazione, garantisca l'attuazione del Piano stesso e quindi il raggiungimento degli obiettivi di equilibrio di bilancio nei tempi previsti". E' quanto prevede una risoluzione, presentata dalla maggioranza, che è stata approvata con 18 voti a favore e 15 contrari. Contestualmente è stata respinta - 18 astenuti e 15 voti a favore - una seconda risoluzione, proposta da Uv, Epav, Pd-SVdA, che chiedeva all'Assessore competente di proporre l'immediata sospensione della procedura di licenziamento collettivo di cui alla legge 223/1991, la cui fase amministrativa scadrà il 30 giugno 2017.
    "La situazione che abbiamo trovato - ha detto l'assessore Albert Chatrian - è peggio di quella che avremmo mai potuto immaginare, è drammatica, e raccontare bugie non serve né all'azienda, né al personale, né a tutti i valdostani. Oggi, c'è stata un'apertura: parlando all'azienda e alle forze sindacali abbiamo chiesto di prendere i punti meritevoli dell'accordo del 2015 e di integrarli e implementarli. L'obiettivo dell'accordo è quella di non mandare a casa nessuno, ma di riparametrare i costi del personale, che sia graduato sulle posizioni, chiedendo di più a chi guadagna di più. Credo che ci siano le condizioni per trovare una sintesi".
    A replicare sono stati Jean-Pierre Guichardaz del Pd-SinVda ("Che cosa ha fatto in questi mesi l'Amministratore unico? I risultati sono disastrosi e la colpa viene addossata ai Sindacati per non aver formato l'accordo per il personale. Invece bisogna dare indicazioni all'Amministratore unico di mettere in piedi un'azione di marketing e di far ripartire una macchina che potenzialmente ha un ottimo funzionamento") e Aurelio Marguerettaz dell'Uv ("Il Piano industriale è acqua fresca, non ci porta al rilancio del Casinò, ma taglia con il machete gli stipendi del personale"). (ANSA).
   

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